PELLERINA – Le installazioni sono coperte di graffiti o sono state smontate a forza di pallonate
Sculture di arte contemporanea abbandonate al degrado con colonne utilizzate dai writers e cestini per la raccolta differenziata vandalizzati. È questa l’aria che si respira attorno al parco della Pellerina di corso Appio Claudio dove quattro sculture di arte contemporanea inserite nell’inventario del Papum di Torino giacciono nel degrado, prive di alcuna targa e alla mercé di chiunque. Tanto di giorno quanto di notte. Parliamo delle opere “Città” di Luigi Mainolfi, “Rotazione coordinata” di Cordero Riccardo, “Euphoria” di Donegà Jetta e “Figure nel Paesaggio” dell’autore Sandro Cherchi. Alcune di queste sculture presentano scritte ovunque, altre cadono letteralmente a pezzi. Prese a pallonate dalle comitive del sabato e della domenica o demolite nel quotidiano dai soliti vandali. «Sono tutte rovinate – racconta la signora Barbara, l’autrice della denuncia -. E la colpa non è solo dei maleducati ma anche dell’assenza dei controlli. E questi sono i risultati». Noto al Comune di Torino è il reale problema del danneggiamento delle sculture Le scritte deturpano i piedistalli delle sculture installate nel parco della Pellerina. Peccato solo che la manutenzione ordinaria e straordinaria dei monumenti, fontane ed opere d’arte contemporanea sia sospesa per mancanza di finanziamenti.
Articolo pubblicato su Cronaca Qui il 7 gennaio 2015
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