MILANO - Ripulitio il murale «Antifascista» di Niguarda, in via Graziano Imperatore. La notte del 30 dicembre era stato imbrattato con svastiche, scarabocchi e scritte neofasciste («nazipunk» e «punk’s not red») per la seconda volta in un mese. Mercoledì una cinquantina di volontari, tra cui rappresentanti di Anpi, il deputato Daniele Farina, la consigliera comunale Paola Bocci e cittadini del quartiere, si è data da fare per cancellare le scritte. I lavori di pulizia sono andati avanti anche nei giorni seguenti. «Ora è come nuovo spiega Angelo Longhi (Anpi martiri niguardesi) e lo proteggeremo con una speciale sostanza anti-graffiti per rimuovere con facilità eventuali nuove scritte. Ci sono state elargite donazioni da varie parti della città, non solo da Niguarda ma anche da Porta Venezia e Porta Romana, con le quali abbiamo acquistato vernici e materiale». Tra i personaggi raffigurati nell’opera spicca Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia «Lia», uccisa il 24 aprile 1945 proprio a Niguarda da soldati tedeschi. Anpi ha in mente di realizzare un secondo murale nel cortile delle case popolari. M.V.
Articolo pubblicaoto il Giorno l’11 gennaio 2015
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