L’opera sulla facciata era stata disegnata da Bros , nota firma del mondo della street art
Graffiti quale opera d’arte o graffiti come scarabocchi che deturpano? Si infiamma ancora una volta il dibattito sulla street art. E questa volta, sul tavolo delle idee, c’è una chiesa e i suoi parrocchiani. Tutto perchè Bros, nota firma del mondo della street art, ha deciso di regalare una facciata nuova ad una parrocchia di quartiere di Milano, ma i parrocchiani si sono sentiti offesi e hanno imposto la cancellazione dei disegni. “Bros avrebbe anche potuto contattarmi e avanzare la proposta di rifacimento”, dice don giuseppe grampa, 72 anni, parroco di San Pio X, nel quartiere di Piola, zona Est di Milano; il parroco ha però ammesso che la vecchia facciata era “brutta”. Una boutade pubblicitaria? Affatto. E lo dimostra il gesto -lucidamente e consapevolmente inseribile nell’ambito della più pura pratica artistica, benché indubbiamente provocatorio e discutibile sotto molti punti di vista: armato di una scopa con manico da 9 metri, completamente solitario, lo street artist ha decoranto – illegalmente – la facciata della chiesa con i suoi caratteristici segni astratti, fortemente calligrafici, a metà strada tra l’arcaismo neoprimitivista e l’articolata ricerca di maestri che hanno fatto di una nuova “semantica intellettuale” la loro chiave stilistica precipua.
Articolo pubblicato su L’eco di Milano e provincia il 14 gennaio 2015
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