Viaggio nell’officina dell’Osmannoro dove si riparano i vagoni Trenitalia: “Con quei soldi potevamo comprare due convogli” >
«I vandalismi sui treni l’anno scorso ci sono costati all’incirca un milione di euro» dicono da Trenitalia. Nella grande officina dell’Osmannoro arrivano dei convogli presi di mira da chi rompe i vetri, taglia i sedili, fa graffiti sulle fiancate. Nell’hangar alle porte di Firenze, vengono ricoverati circa 40 treni ogni giorno da risistemare, pulire, aggiustaree rimettere sui binari delle linee regionali toscane. In genere sono controlli di routine, riparazione di guasti, ma sempre più spesso, negli ultimi mesi, ci sono carrozze e interi treni danneggiati dai vandali. Nel mese di gennaio i convogli vittima dei danneggiamenti sono stati oltre 40, con una media di 12 treni vandalizzati al giorno. «Con quei soldi avremmo potuto acquistare altri due treni diesel in più rispetto a quelli in arrivo» spiega Gianluca Scarpellini, a capo della direzione regionale toscana di Trenitalia». Ci sono street writer che arrivano in Toscana anche dal Nord Europa. L’assessore ai trasporti della Regione, Vincenzo Ceccarelli invoca più vigilanza notturna nelle aree deposito dei treni. «Ci stiamo attivando- assicura Scarpellini- ma ci serve l’aiuto delle forze dell’ordine e delle comunità locali per i treni che di notte sono fermi nelle località minori della Toscana, e lontano da Firenze». Il fenomeno dei vandalismi è dilagante. Intantoi pendolari riaccendono su Facebook la polemica contro Trenitalia che aveva promesso di sostituire le vecchie carrozze degli anni Settanta con i moderni “Minuetto”. «Doveva essere il 100 per cento e invece sui binari la mattina ci ritroviamo il trattore…» dicono i viaggiatori lungo la linea Faentina. Nervi tesi anche in Valdarno dove a breve si deve decidere del passaggio dei treni regionali sulla linea lenta o sulla direttissima.
Articolo di GERARDO ADINOLFI pubblicato su La Repubblica il 2 febbraio 2015
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