INCASTRATI DALLE TELECAMERE, ASCOLTATO TRAVANTI
E’ iniziato il processo a carico di due giovanissimi writers di Villa Pigna, di 22 e 25 anni, rinviati a giudizio nei mesi scorsi con l’accusa di aver imbrattato alcune pareti del centro storico di Ascoli. Durante l’udienza di ieri sono stati ascoltati alcuni testimoni, in particolare l’ex assessore all’ambiente del comune di Ascoli Claudio Travanti. Travanti ha spiegato che nell’aprile del 2011 aveva programmato, assieme all’ufficio competente, alcuni interventi di pulizia di alcune pareti danneggiate da scritte e disegni di ogni tipo: una di queste era la parete del passetto che collega il chiostro di San Francesco con via D’Ancaria. Ma appena due giorni dopo l’intervento, la parete in questione risultava di nuovo imbrattata, tra l’altro con lo stesso tipo di disegno. «Sapendo che nella zona c’erano alcune telecamere ha spiegato Travanti davanti ai giudici – scrissi una lettera al comandante dei vigili urbani – visto che questo prevede la procedura chiedendo che fosse inoltrata alla questura di Ascoli una domanda per far visionare i filmati relativi alla notte in cui sarebbe stato compiuto il gesto. In seguito alla visione delle immagini, vennero individuati due ragazzi sospetti e la procura dispose una perquisizione nelle loro abitazioni, in seguito alla quale vennero rinvenuti alcuni materiali che di solito vengono utilizzati dai writers e delle felpe molto simili a quelle che, nei filmati, indossavano i responsabili delle scritte. L’accusa per loro è di aver deturpato edifici che, tra l’altro, hanno anche un valore storico e culturale. d.c.
Maria Gabriella
2 aprile 2015 at 17:06
Spero tanto che questi ragazzi vengano puniti severamente. Toccare il portafoglio è la punizione migliore secondo me. È già grave deturpare e imbrattare un muro qualsiasi figuriamoci uno di valore storico. La punizione dev’essere esemplare. Ci dev’essere certezza della pena altrimenti questi vandali distruggeranno tutto e non si fermeranno mai