Varese
«Il primo esperimento ha già dato i primi risultati. L’obiettivo è ripulire per scacciare altro degrado» spiega l’assessore alla tutela ambientale Riccardo Santinon. Sui 25mila euro stanziati da Palazzo Estense, il primo bando per l’assegnazione di contributi per agevolare gli interventi di ripulitura dai graffiti da parte dei proprietari privati ha erogato appena seimila e 500 euro, vale a dire poco più di un quarto della cifra messa a disposizione dei privati, per coprire fino al 50% (per un massimo di 500 euro) delle spese sostenute. Un mezzo flop? Non per l’amministrazione, che infatti continua a credere all’iniziativa: ecco un secondo bando per l’eliminazione dei graffiti e delle scritte sui muri delle abitazioni che si affacciano sulla pubblica via, che riutilizza tutti i fondi avanzati con il bando di gennaio, vale a dire 18mila e 500 euro. Un po’ di pulizia «La prima sperimentazione era stata fatta privilegiando la parte storica della città, ovvero i nuclei di antica formazione del centro e dei rioni – spiega l’assessore alla tutela ambientale Riccardo Santinon – in parte è andata bene, perché un po’ di pulizia è stata fatta, sia da parte dei privati che hanno aderito all’iniziativa, sia da parte dell’amministrazione che è intervenuta sugli edifici pubblici».
L’assessore cita in particolare i casi di via Como e della zona Canonichetta, dove i privati hanno colto l’opportunità offerta da Palazzo Estense e hanno ripulito facciate che erano state pesantemente messe sotto attacco dagli imbrattatori.
In altri casi invece alcuni proprietari, non fidandosi del fatto che in assenza di videosorveglianza le operazioni di ripulitura avrebbero avuto lunga “durata”, hanno preferito soprassedere. Scacciare il degrado
«Ma la strategia non è solo quella, nell’immediato, di aiutare a dare una ripulita a delle facciate – sottolinea Santinon – L’obiettivo è la sensibilizzazione a più largo raggio, nella speranza che il decoro urbano possa scacciare il degrado e disincentivare i vandali. Questa è un’iniziativa finalizzata a garantire un’immagine ordinata e decorosa della città, preservandola da fenomeni di degrado, sia ambientali che sociali, e a tutelare e promuovere il senso civico, anche attraverso la partecipazione e la collaborazione attiva dei cittadini».
Così il nuovo bando è «più libero e con criteri più flessibili e allargati – spiega l’assessore – possono accedere i residenti di tutto il territorio comunale e non solo quelli in immobili ubicati all’interno del nucleo di antica formazione».
Articolo de La Provincia di Varese di A. Ali. del 17 Settembre 2015
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