Lecce
I vandali da anni imbrattano ed oltraggiano i monumenti, le chiese e i palazzi del centro storico. Un fenomeno, purtroppo, che non si è mai fermato. E nei giorni scorsi i graffitari hanno danneggiato il Monumento ai Caduti che si trova in piazza Unità d’Italia, a due passi da Porta San Biagio, il «cuore» della movida leccese. Andrea Guido, l’assessore all’Ambiente noto per le sua battaglie a favore del decoro della città, è sceso in campo direttamente per sfidare i «writers». E così in prima persona ha contribuito alla pulizia del monumento dedicato alle vittime della Prima Guerra Mondiale. Guido ha pulito il monumento con la consigliera comunale Giordana Guerrieri. Dice Guido: «Io e Giordana Guerrieri abbiamo mantenuto la promessa e… a costo zero per il Comune… e per tutti. Ci è voluto più del previsto perché il carbonato necessario per la pulizia dei graffiti è stato consegnato alla ditta dei nostri amici con estremo ritardo dai fornitori. Ma, grazie alla Mas Service soc. coop. di Lecce, l’impegno che prendemmo lo scorso agosto è stato portato a termine». L’assessore così prosegue: «L’estrema sensibilità di questi imprenditori privati mi ha permesso di avere in prestito gratuitamente macchinari e prodotti necessari, ma siccome non volevo approfittarmi anche del tempo dei loro operatori tecnici, ho pensato che potevo provarci io stesso. E così è stato». Conclude: «Vorrei far presente agli autori dei graffiti che difficilmente si trova gente così disponibile come quella della Mas Service. Più volte ho invitato pubblicamente tutti gli amici writer a venirmi a trovare per individuare insieme le superfici giuste da decorare… qualcuno è venuto… altri no… la porta del mio ufficio è sempre aperta. Mi appello ai portatori d’interesse del centro, residenti e commercianti, affinché non abbiano paura di denunciare ogni atto vandalico e contrario al decoro urbano e metto a disposizione i miei uffici di Via Lombardia per accogliere ogni segnalazione corredata da materiale video e foto che potrebbe essere reperito dalla camere dei circuiti di sicurezza privati».
Articolo de Il Corriere del Mezzogiorno di Salvatore Avitabile del 23 Settembre 2015
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