Albissola
Hanno imbrattato con grandi scritte offensive e disegni osceni il muro perimetrale del giardino con i giochi, situato accanto alla chiesa della Concordia di Albissola Marina. Ma non hanno fatto i conti con il sistema di videosorveglianza, con le telecamere che li hanno ripresi e smascherati.
Due ragazzi minorenni, incensurati, di buona famiglia, individuati dalla polizia municipale (qualche giorno fa sono stati convocati al Comando e si sono presentati accompagnati dai genitori), non se la sono cavata con una semplice ramanzina. Per punizione, infatti, ora dovranno dare una mano a pulire i muri imbrattati in altre zone di Albissola. Non invece la loro «opera» ai «Giardino del Sole»: insulti alle forze dell’ordine, disegni osceni, simboli fallici, in un’area (e questo ha reso ancora più vergognoso il loro gesto) frequentata da tanti bambini che, all’uscita da scuola, in quei giardini spesso si fermano a giocare, accompagnati dai genitori, dai nonni. Frasi e schizzi sono stati immediatamente cancellati dagli operai del Comune, che li hanno coperti con varie mani di pittura. Non si poteva aspettare un minuto di più.
Spiega Luigi Silvestro, assessore comunale ai Lavori pubblici. «I graffitari, stavolta, sono stati identificati grazie alle segnalazioni dei cittadini e alle telecamere installate prima dell’estate. Nei giorni scorsi avevo ricevuto la notizia da due albissolesi (uno via mail e l’altro allo Sportello del Cittadino). Grazie a queste sollecite e precise indicazioni e alla videosorveglianza, la comandante della polizia urbana, Marina Briano, si è attivata riuscendo a individuare almeno due dei ragazzi responsabili del raid vandalico. Le relative famiglie, conosciute e stimate, sono state convocate nella sede dei vigili e in pieno accordo si è deciso di infliggere ai loro figli una punizione a fini prettamente educativi. Così, i due giovanissimi dovranno mettersi a disposizione dei cantonieri e ridipingere alcuni muri imbrattati in altre zone di Albissola Marina».
Sul caso, l’assessore prosegue: «Sono atti di stupido vandalismo, frutto di quella maleducazione civica propria di chi ignora il valore dei beni di tutti». E conclude: «Abbiamo la fortuna di vivere in una bella cittadina. Dobbiamo volerle bene e prendercene cura tutti».
Articolo de La Stampa di Massimo Picone del 24 Settembre 2015
Commenti recenti