Abano Terme
Il complesso del Montirone, il cui restauro si è recentemente concluso, torna a nuova vita ma i vandali non mollano. Nonostante il riuscito intervento di recupero del vero e proprio simbolo di Abano completato pochi mesi fa, i patiti della vernice spray continuano a fare il bello e il cattivo tempo all’interno dell’area che ospita le vasche romane e il parco, imbrattandola con scritte di vario tipo. La continua opera di ripulitura viene sistematicamente vanificata da nuove incursioni. Bersaglio prediletto dei «writers», i muri che costeggiano l’accesso da largo Marconi. Ma i vandali hanno scelto anche una seconda area, più discosta, probabilmente per rendersi meno individuabili: si tratta della parte interna del perimetro a cui si accede dall’entrata secondaria lungo via Cornelio Augure, la più comoda per i turisti che risiedono negli alberghi vicini ma che, imboccando il sentiero, si trovano di fronte a uno spettacolo francamente desolante. «È un vero peccato», lamenta una cittadina aponense frequentatrice del parco; «i lavori di restauro sono stati fatti molto bene. I camminamenti sono stati ripuliti, i muri riverniciati con cura e l’arredo è molto più curato che in passato. E proprio perché si vedono tutti questi miglioramenti, molti, anche fra i clienti degli alberghi, sono sconcertati e dispiaciuti che si continuino a verificare episodi di questo tipo». Anche per aumentare il livello di vigilanza e attenzione contro i vandali, l’amministrazione termale ha recentemente concluso un accordo con l’associazione culturale “Le colonne di Abano” per l’organizzazione di alcune visite guidate all’interno del complesso. Per ora un esperimento della durata di tre mesi, da ottobre a dicembre, che in caso di risposta positiva da parte del pubblico, potrebbe diventare permanente. E pensato anche per contrastare, con l’atteso incremento dell’afflusso dei visitatori, bravate del genere. Resta però il problema delle ore notturne, il cui l’area del Montirone è maggiormente a rischio. Accedervi infatti non è certo difficile. La alte cancellate dell’ingresso principale servono a poco visto che il muro di cinta può essere agevolmente scavalcato senza troppi problemi.
Articolo de Il Gazzettino di Eugenio Garzotto del 27 Settembre 2015
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