Spinetoli
Via scritte e graffiti dalla fontana in travertino. Il parco San Paolo, attiguo agli ampi parcheggi dell’omonima chiesa, torna a splendere di luce propria grazie ad un intervento del comune che ha ridato lustro alle mura della bellissima fontana. Da anni bande di writer dilettanti hanno riempito l’intera struttura con scritte colorate e scarabocchi incomprensibili, lasciando, dietro di loro, una scia di inciviltà senza precedenti. Ma da qualche giorno la fontana costruita in travertino è diventata un gioiello. Non esiste più un solo segno, non una decorazione improvvisata. La questione degrado, che da anni segna le sorti del parco San Paolo, come quella della fontana, sono state affrontate più volte dal Movimento Cinque Stelle spinetolese, con degli scatti diffusi sui social network che evidenziavano uno scempio senza fine. Così come a fine estate il nostro reportage sulle condizioni delle aree verdi attrezzate del paese, aveva accertato veri e propri assalti di vandali anche ad altri parchi pubblici, come quello a danno del parco Salaria, che insiste ai margini dell’omonima strada: nell’agosto scorso, infatti, è stato scelto da balordi come meta preferita per baccanali improvvisati a base di birra e patatine e la copertura in telo è stata utilizzata da bande di ragazzi come una sorta di tela da disegno. Anche il Parco Salaria, infatti, da anni, è sotto attacco di writer improvvisati che si divertono a considerare il grande gazebo dell’area verde attrezzata come una sorta di Wall of Fame personale. Ma il comune di Spinetoli ha iniziato un vero e proprio giro di vite contro i vandali, mettendo a bilancio delle risorse per l’installazione di un impianto di videosorveglianza nelle zone del paese più a rischio. La parentesi della sporcizia e delle scritte sulle mura della fontana in travertino al parco San Paolo, è durata per anni. Ma sembra essersi chiusa nei giorni scorsi. L’intervento ha fatto subito il giro del paese e il Movimento Cinque Stelle non ha perso tempo denunciando il fatto su Internet.
Articolo del Corriere Adriatico di Nicola Savini del 2 Ottobre 2015
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