San Donato
Sulle 23 “tele” sono state realizzate figure realistiche, personaggi astratti e decorazioni originali, il tutto corredato da musica, un torneo di basket e giochi Da periferia urbana schiacciata dalla ferrovia a museo di street-art a cielo aperto. È il salto di qualità di via Greppi: la strada di Certosa ha ospitato negli ultimi tre giorni dello scorso fine settimana un parterre di settanta artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, che hanno scatenato il proprio estro sulle “tele” in cemento armato della parete che sostiene la ferrovia. Toxic of paint L’iniziativa “Toxic of paint” ha richiamato sul quartiere l’attenzione di tutta la città, per un fine settimana che l’ha vista diventare capitale dell’arte di strada. Il progetto è scaturito dall’inventiva dei giovani sandonatesi Mister Caos (all’anagrafe Dario Pruonto) e Soxta (Gianluca Vitari). Poeta di strada il primo, writer il secondo, hanno messo in piedi grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale e di una lunga lista di partner, un’iniziativa di riqualificazione urbana che ha pochi eguali in Italia. Il municipio ha stanziato un contributo per vernici e materiali (9mila euro), i ragazzi di SandoCalling hanno curato l’assistenza organizzativa, l’azienda Venpa ha messo a disposizione i mezzi con carrello elevatore per raggiungere i punti più alti da dipingere, la cooperativa Aurora2000 ha offerto la disponibilità degli spazi della Casa dell’accoglienza di via Triulzana per gli artisti bisognosi di un letto dove passare la notte. Tutti i creativi hanno partecipato su base volontaria. Dalla Cina con furore Tante le presenze da fuori Italia. Una su tutte: la graffitara cinese Bao, di Hong-Kong, che ha regalato alla città una composizione in bianco e nero ispirata al mondo dei cartoni, realizzata in sinergia con un collettivo di giovani bresciani. Anche la spagnola Musa e lo svizzero Plus, oltre ai romani Nina e Orgh, Mr Nany ed Harry Bone hanno messo il loro suggello su quella che può essere considerata a tutti gli effetti una galleria d’arte di rinomati esponenti della street-art. Non è mancato chi, specialmente su social network, storcesse il naso, ma il bilancio del fine settimana è stato indubbiamente positivo, con tanti cittadini e residenti che hanno colto l’occasione del tempo quasi primaverile per ammirare i lavori che prendevano forma sotto le mani degli artisti. La fantasia al potere Nessun filo conduttore, soltanto la fantasia dei writer libera di dispiegarsi: sulle 23 “tele” di 5 metri per 8 campeggiano figure realistiche e personaggi astratti, lettering a tinte forti e decorazioni originali. Per ridare nuova vita e dignità ad oltre cento metri di murata grigia sono state necessarie quasi mille bombolette e trenta chili di vernice. Non ha vissuto di soli graffiti il fine settimana di Certosa: parallelamente ai lavori di pittura, via Greppi è stata infatti teatro di tornei di pallacanestro, concerti, dj-set e spettacoli di giocoleria, che hanno rallegrato il contesto di una via che, nell’arco di 72 ore, ha cambiato volto.
Articolo de Il Cittadino di Riccardo Schiavo del 13 Ottobre 2015
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