San Donato
Una strada iniziata con gli interventi di restyling di spazi urbani e culminata nel progetto “Toxic of pain” curato con altri writer italiani e stranieri cose a caos Cascina Roma di San Donato Dal 20 ottobre al 9 novembre Dai volantini poetici in formato A4 sui muri di via Di Vittorio alla vetrina della galleria d’arte di Cascina Roma a San Donato. In mezzo, una lunga serie di lavori di riqualificazione urbana culminati nell’ultimo fine settimana, che l’ha visto in cabina di regia nell’iniziativa Toxic of paint, grazie alla quale cento metri di massicciata ferroviaria sono stati dipinti da una settantina di artisti e writer italiani e stranieri. Il giovane sandonatese Dario Pruonto, nome d’arte Mister Caos, inaugurerà martedì 20 alle 18 la sua prima personale: Cose a Caos sarà visitabile fino al 9 novembre. Pruonto inizò a manifestare la propria vocazione artistica nei primi mesi del 2013, tappezzando di poesie la via al di là della ferrovia. Da quel momento la carriera del giovane, studente universitario ed animatore all’oratorio dell’Incarnazione, non si è più fermata, traducendosi sempre in interventi di restyling degli spazi cittadini. Il sottopasso di Certosa porta la sua firma, così come il ritratto di Marilyn Monroe sulla facciata esterna del cinema Troisi e la porta d’ingresso della mensa Caritas di via Greppi. L’amministrazione comunale ha scommesso su di lui, commissionandogli la riqualificazione della via Crucis di piazza della Pieve e dando via libera al progetto Toxic of paint, ideato e diretto insieme all’altro sandonatese Gianluca Vitari (Soxta). Ma è tempo anche per la prima personale: la poesia di Pruonto martedì esordirà nella galleria Virgilio Guidi con un allestimento dall’impostazione interattiva. Coinvolgerà tre sale: «Una sarà occupata da una raccolta di installazioni in cui ho trasposto gli stili di strada su tela e poster», spiega il creativo. Nella seconda, lo spettatore affronterà un percorso tra fotografie di opere realizzate dall’artista in alcuni angoli nascosti di San Donato e Milano: «In questo caso ho preso alcune frasi di poeti celebri e le ho comunicate, tenendo fede alla personalità dell’autore, in forma street, inserendole in contesti particolari in modo che non siano immediatamente visibili». Nella terza sala, invece, la palla passerà al pubblico: «Sarà una sala “performativa”, in cui i visitatori saranno invitati a completare le opere in esposizione». Durante il periodo della mostra sarà possibile organizzare laboratori per ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori. Dalla strada al museo, insomma, secondo un percorso espressivo lungo due anni e mezzo che sarà possibile ripercorrere a cascina Roma.
Articolo de Il Cittadino di Riccardo Schiavo del 15 Ottobre 2015
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