Busto Arsizio
Altro che “mortorio”: non c’è mai pace nel centro di Busto Arsizio. Tornati all’ovile i finlandesi che avevano invaso la città per gli Europei di volley, e in attesa di un’altra “invasione” pacifica, quella di 20mila alpini, tocca aver a che fare con gli ormai cronici problemi di vandalismi.
Scritte volgari.
Stavolta i “soliti idioti” imbrattatori hanno davvero oltrepassato ogni limite di decenza, sconciando il monumento alle vittime del lavoro di piazza Galimberti con segni grossolanamente volgari (roba da “vietato ai minori di 14 anni”) sulle sagome umane che compaiono nell’opera d’arte.Una vergogna che ha provocato una mezza sollevazione popolare tra residenti e frequentatori della zona, che chiedono soluzioni e controlli più efficaci contro i writers che impazzano senza limiti, come dimostrano in modo inequivocabile le condizioni delle pareti sotto i portici tra piazza Galimberti e piazza Garibaldi.«Prendeteli e fate loro pagare tutti i danni – invocano i cittadini – Adesso basta». Sui social network è persino partito un appello a rimboccarsi le maniche per ripulire il monumento dai graffiti, anche se non sarebbe un lavoro così semplice.E pensare che in passato gli autori della scultura di piazza Galimberti avevano fatto causa, vincendola ed ottenendo un risarcimento danni, al Comune e all’esercizio commerciale (un’agenzia viaggi che nel frattempo ha chiuso i battenti) che aveva adottato l’aiuola di piazza Galimberti, a fianco del monumento, arredandola con motivi esotici che erano stati ritenuti irrispettosi dello stile artistico.
Lo sfondatore di vetrine.
Chissà se qualcuno a questo punto si degnerà di rimuovere gli inguardabili e sconci imbrattamenti al monumento. Almeno per un minimo di rispetto nei confronti delle vittime del lavoro.Come se non bastasse, ieri mattina è stata segnalata alle forze dell’ordine la presenza di un uomo, in evidente stato confusionale, che vagava per le vie del centro attentando alle vetrine dei negozi. In via Bambaia una negoziante spaventatissima ha denunciato il tentativo di sfondamento di una vetrina, mentre era già stato avvistato in tentativi di danneggiamento in un altro negozio del centro cittadino. Si tratterebbe di una persona affetta da disturbi, nota ai servizi sociali e alle forze dell’ordine, già più volte portata in ospedale per placarne i momenti di furia distruttiva.
Articolo de La Provincia di Varese di Andrea Aliverti del 17 Ottobre 2015
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