Imbrattava muri di case e negozi: ragazza nella trappola dei carabinieri

Gorizia

In attesa che diventi effettivo il “giro di vite” che l’amministrazione comunale vuole imprimere nella lotta ai vandali con l’installazione di nuove telecamere, i carabinieri hanno incassato un importante successo nella lotta ai writers e a coloro che si divertono a imbrattare muri, serrande, recintazioni, panchine. I militari dell’Arma hanno infatti individuato l’autrice (era una ragazza) di tanti danneggiamenti. Passeggiava tranquillamente, di notte, lungo le strade della zona settentrionale della città ma, evidentemente annoiata dal quel girovagare senza mèta, una giovane goriziana si “divertiva” ad imbrattare tutto quello che le si parava innanzi. I fatti, che risalgono agli inizi di ottobre, hanno interessato le vie San Giovanni, Ascoli e Malta dove numerose porte di ingresso di abitazioni private, imposte di locali pubblici ma anche le sponde di un furgone e numerosi cartelli stradali erano risultati oggetto dell’attenzione di un vandalo che, utilizzando un grosso pennarello indelebile, aveva imbrattato con disegni e frasi scurrili proprietà pubbliche e private. Gli effetti dell’azione vandalica non erano sfuggiti ai carabinieri della stazione di Gorizia principale che avevano immediatamente e direttamente accertato quanto verificatosi, attivandosi tempestivamente per l’individuazione del misterioso vandalo. Inoltre, nei giorni successivi, le vittime dell’autore degli imbrattamenti si erano presentate in caserma per formalizzare le rispettive denunce. In brevissimo tempo, l’attività di indagine condotta con l’ausilio del Nucleo operativo e radiomobile (Norm), anche grazie ai riscontri derivanti dalla visione delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza di un esercizio pubblico, hanno consentito ai militari operanti di individuare l’autore, o meglio, l’autrice degli imbrattamenti, peraltro una vecchia conoscenza dei carabinieri. Si trattava di A.M., una 21enne goriziana già gravata da precedenti di polizia e ben nota alle forze dell’ordine del capoluogo. La ragazza è stata pertanto deferita in stato di libertà cioé denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, perché ritenuta responsabile del reato previsto e punito dall’articolo 639 del Codice penale, “deturpamento e imbrattamento di cose altrui”. Sono in corso di svolgimento ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Gorizia volti a verificare eventuali altre responsabilità della giovane in episodi simili verificatisi di recente in altre zone della città.

Articolo de Il Piccolo  di Francesco Fain del 19 Ottobre 2015

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