Varese
«Sembra la pista di decollo degli aerei» commenta un pensionato da dietro le transenne. In effetti, la demolizione dei gradoni di piazza Repubblica, dal lato del centro commerciale, ha aperto un nuovo grande spazio: 65 metri di lunghezza, quasi 15 di larghezza. E c ‘ è ora da fare la pavimentazione. Come? In resina. Sì. Ma si profila un intervento davvero suggestivo, all ‘ americana: un ‘ opera di street art , come tante ce ne sono ad esempio a New York su strade e marciapiedi. E ‘ questa l ‘ idea cui sta pensando il Comune e nello specifico il vice sindaco Mauro Morello con il dirigente dei Lavori pubblici, Franco Andreoli , e il funzionario Mauro Maritan . Oggi, i tecnici faranno un sopralluogo, in piazza Repubblica, insieme a Ileana Moretti , presidente dell ‘ associazione Wg Art (graffitari doc), per valutare appunto la possibilità di realizzare un disegno sulla resina di pavimentazione. Tema? Oggetto? Verrà valutato insieme all ‘ esperta. Il pregio dei graffiti da street art è di creare, volendo, effetti tridimensionali: da ogni angolatura l ‘ «affresco» appare diverso, quasi in movimento, con forte sensazione della prospettiva e della profondità. Tra il dire e il fare c ‘ è però di mezzo l ‘ esigenza di trovare una soluzione attuabile in tempi brevi. Il vice sindaco Morello vorrebbe infatti chiudere quel cantiere nel giro di due settimane al massimo. E occorre quindi capire se gli artisti, in tempi stretti, saranno in grado di presentare dei bozzetti e trasformarli poi in opera sulla piazza. Se non sarà possibile, se le proposte non convinceranno l ‘ amministrazione comunale, è pronta la soluzione di riserva (che in realtà è quella iniziale): una grande striscia azzurra che darebbe l ‘ idea del riflesso del cielo sulla piazza. Certo che tra l ‘ opzione street art e quella monocromatica, la differenza è notevole. E la scelta non sarà facile. Nel frattempo, si riunisce stasera la commissione Lavori pubblici, presieduta dal leghista Giulio Moroni , per avere da Morello e dai tecnici aggiornamenti e risposte sul cantiere dei gradoni e, soprattutto, su quello di messa in sicurezza dell ‘ ex caserma, sotto la quale sono state scoperte grandi cavità. Il consolidamento della Garibaldi è in tre fasi: la prima – puntelli esterni ed interni per tenere ferma la facciata su via Spinelli – si è conclusa; la seconda riguarda il rafforzamento delle sottomurazioni e l ‘ impresa si è dovuta fermare appunto quando ha incontrato, già a tre metri di profondità, i grandi buchi; la terza, già eseguita, ha interessato la sistemazione del tetto, con sostituzione di tutte le tegole.
Articolo de La Prealpina di Pasquale Martinoli del 22 Ottobre 2015
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