Bergamo
Non è un’ordinanza, ma l’invito – rivolto dalla prefettura nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – a Comune e Atalanta, ha avuto un effetto molto simile. Una sorta di giro di vite che, nel giro di poche ore, dovrebbe garantire l’eliminazione di buona parte delle scritte ingiuriose dalla zona della stadio. Comune e Atalanta stanno già provvedendo.
«Entro domani (oggi per chi legge, ndr) – conferma l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla – verranno ripulite le facciate del Lazzaretto che è l’unico edificio di nostra proprietà nel perimetro in questione». A dire il vero ci sarebbe anche lo stadio, ma di quello si sta invece occupando la società sportiva che l’ha in gestione e cioè l’Atalanta.
«Tutto ciò che si può fare per limitare il degrado va fatto – aggiunge l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi -se queste scritte turbano o hanno anche solo un sapore offensivo vanno eliminate. È il minimo sindacale». Accanto alla prevenzione e alla repressione dei comportamenti violenti, il senso sembrerebbe essere quello di eliminare le condizioni che li alimentano, evitando che il territorio venga marcato dagli ultras anche solo verbalmente. Non sarà facile, considerata la relativa semplicità nell’imbrattare ciò che è stato appena pulito, ma la prefettura ci prova.
Da qui l’azione da parte del Comune anche sulle facciate che fanno capo a privati. Un’operazione ovviamente un po’ più lunga che Palafrizzoni – tramite gli agenti della polizia locale – sta portando avanti con una decina di proprietari, invitandoli a eliminare le scritte in questione e, nel caso in cui l’interessato non vi provveda, cancellandole «d’ufficio» per poi chiedere agli stessi il rimborso delle spese sostenute.
Così infatti prevede il regolamento per la gestione dei rifiuti: «L’amministrazione comunale – si legge all’articolo 4 -provvede alla copertura in via d’urgenza delle scritte abusive a contenuto offensivo o comunque blasfeme o contrarie al pubblico decoro. Per gli edifici privati la copertura delle scritte è effettuata, a cura dei proprietari, dei gestori o di chi abbia la disponibilità degli edifici o ne sia responsabile; qualora si indugi nella copertura delle scritte, l’amministrazione comunale, previo avviso alla proprietà, può procedere alla copertura d’ufficio, concordando con essa le modalità dell’intervento e le relative spese a carico della proprietà stessa». Il costo? Stando alle tariffe che Aprica applica per il servizio «Pronto graffiti», l’operazione varia dai 7 euro al metro quadro per la sola tinteggiatura dei graffiti (con una quota fissa di 40 euro) – per intenderci una sorta di «rattoppo» non sempre bello a vedersi – agli 8,15 euro al metro quadro per gli intonaci, fino ai 12,05 al metro quadro delle superfici marmoree nel caso in cui si provveda anche alla riqualificazione estetica della facciata. E se qualcuno si è già detto disponibile a ripulire, è chiaro che l’imposizione qualche mugugno tra i proprietari lo solleverà. Anche perché quella contro i graffiti in zona stadio ha un po’ il sapore di una battaglia persa in partenza. Non è un buon motivo per desistere, ma un po’ di titubanza è comprensibile.
Articolo de L’Eco di Bergamo di Emanuele Falchetti del 27 Ottobre 2015
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