«Opere sulla pace per cancellare i graffiti »

Catania

Sui muri esterni ci sono decine di “opere” che riproducono lettere, messaggi e nomignoli stilizzati. All’interno dell’anfiteatro, invece, le frasi d’amore e di devozione verso la fidanzata o la squadra del cuore riempiono scalinate, pareti e pavimenti. E poi insulti, minacce e persino citazioni poetiche. Qualcuno forse la può considerare “street art” ma qui non siamo al porto e nemmeno a Largo XVII Agosto. Il posto descritto è il Monumento ai Caduti sul lungomare di Catania e questo è puro e semplice teppismo. Nessun artista al lavoro, con l’obiettivo di abbellire la città, ma solo tanti vandali che imbrattano, danneggiano e deturpano. «Sul destino di questo impianto si discute da anni- afferma il presidente della commissione comunale al Patrimonio Salvatore Tomarchio- che si tratti di demolirlo oppure di ristrutturarlo completamente, alla fine occorrono ingenti somme di denaro che Palazzo degli Elefanti non ha. Rassegnarsi al degrado? No. Si può cercare di ridare nuova vita alla struttura del viale Ruggero di Lauria restituendole decoro con spese contenute per l’amministrazione e con la possibilità di coinvolgere gli imprenditori della zona». Il progetto sarebbe quello di programmare una nuova “reWALLution” con il Monumento ai Caduti interamente valorizzato dagli artisti della “street art”. Pareti imbiancate, all’interno e all’esterno del sito, a fare da tela per opere incentrate sul tema della pace. Il graffito che diventa, quindi, messaggio di rinascita per tutta l’area. Idee colorate di speranza che servirebbero a portare allegria in una zona appesantita da colori tetri. Un’iniziativa che si aggiunge alle tante proposte di recupero del lungomare presentate, negli ultimi mesi, dal vice presidente della municipalità di “Picanello-Ognina-Barriera-Canalicchio” Alessandro Campisi e dalla consigliera della II circoscrizione Adriana Patella. «Per anni qui è mancata la cultura e il rispetto della cosa pubblica- spiega il componente della commissione al Patrimonio Giuseppe Catalano- da piazza Europa fino a piazza Macini Battaglia parliamo di una zona che potrebbe essere recuperata anche con l’intervento dei privati. La realizzazione di immagini e messaggi improntati sulla pace, e realizzati da veri professionisti, nell’immediato avrebbe il vantaggio di coprire le tante scritte offensive nei confronti delle forze dell’ordine e mortificanti per l’intera collettività». Il progetto ha solide basi, ed è fondato su un principio chiarissimo, cerchiato di legalità, una filosofia di vita che sa tanto di marchio di fabbrica. Volendo potremo definirlo una svolta contro il degrado del lungomare: perché lo dicono i residenti e la conferma arriva anche dai comitati cittadini proiettati verso il futuro di un lungomare liberato dalle auto. «Passata la prima fase artistica- sottolinea il consigliere comunale Carmelo Sofia- bisogna iniziare con quella improntata sui controlli e sul decoro. Nel Monumento ai Caduti la notte è un viavai continuo di gente poco raccomandabile che lo trasforma in un bagno a cielo aperto o in una discarica abusiva dove abbandonare, dentro la fontana, persino i televisori».

Articolo de La Sicilia di Damiano Scala del 3 Novembre 2015

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One Response to «Opere sulla pace per cancellare i graffiti »

  1. Petter Brown Rispondi

    6 novembre 2015 at 05:46

    Le scritte ingiuriose contro la “Polizia” devono essere rimosse dal Comune di Catania e SUBITO.
    E la manutenzione costante di un simbolo del sacrificio di vite di incolpevoli è prioritaria a tutto.
    E’ preciso compito e dovere di chi amministra un luogo “non consentire che si attui ingiuria nei confronti dei servitori dello Stato, di ieri e di oggi, addetti alla sicurezza di tutti.”
    Altrimenti è inutile e ridicolo lamentarsi del malaffare, della delinquenza, dell’aggressività dei cittadini peggiori. Chi finge di non vedere e non provvede è gravemente colpevole.
    Basta decidere invece che parlare di grandi progetti e PULIRE SUBITO, OGGI, DOMANI E OGNI GIORNO. Ci sono persone per bene che patiscono per l’aggressività degli imbecilli che vandalizzano, ma sono aggredite più dalla trascuratezza, dalla rassegnazione e dal menefreghismo di chi ha il potere di decidere e NON DECIDE.
    Accade anche a Milano, ma i cittadini non lo permettono, n’è agli imbrattatori e neppure al Comune! Catanesi rimboccatevi le maniche: pulite, arrabbiatevi ed esigete rispetto.

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