Milano
È nero, con i profili verdi e i sedili gialli. Ha sei carrozze tutte comunicanti tra loro, una pellicola antigraffiti sulle facciate dei vagoni e può toccare i 90 chilometri all’ora. È entrato in servizio sulla Verde il treno Leonardo, il primo di una batteria di dieci convogli di nuovissima generazione che entro febbraio svecchieranno la flotta di Atm in servizio, specialmente sulla linea 2 dove l’azienda annuncia di aver incrementato da novembre le corse nella fascia serale. Il nuovo convoglio rientra nel finanziamento di 220 milioni con cui sono stati acquistati in tutto trenta nuovi treni, interamente a carico di Atm, coperto da una garanzia fidejussoria del Comune. Di questi “Leonardo”, targati Ansaldo Breda, 14 sono già in servizio sulla linea Rossa dall’inizio di Expo, e gli altri sei riservati alla linea 1 entreranno in funzione entro giugno. L’investimento totale ringiovanisce in parte la flotta di Atm. In particolare sulla linea 1, la più frequentata, ci sono oltre dieci mezzi che hanno più di quarant’anni di vita. Con i nuovi Leonardo, un terzo dei 64 convogli in servizio sarà praticamente nuovo di zecca. Ma non è finita. Perché l’azienda di trasporti e il Comune guardano avanti. «Siamo riusciti a fare qualche economia anche nelle gare – racconta il presidente di Atm, Bruno Rota – quest’anno saremo in grado di chiudere il bilancio in pareggio, come ho comunicato già a tutti i dipendenti con una lettera nella quale ho espresso i miei ringraziamenti per il lavoro fatto per Expo. Così possiamo riprendere il cammino degli investimenti». Quali? Atm non si sbilancia nel dettaglio, si parla di nuovi treni e autobus da annunciare a breve e di un grande deposito per i treni, molto probabilmente al Gallaratese, del quale non si può più fare a meno. L’urgenza di Atm difatti è trovare un posto dove depositare almeno il 30 per cento dei treni, oggi ricoverato lungo il percorso perché di spazio altrove non ce n’è più.
Sicuramente, e nessuno lo nasconde, ci saranno da rinfoltire i fondi per impermeabilizzare le gallerie della Verde. La giunta Pisapia ha stanziato 18 milioni per gli interventi anti-infiltrazioni, i lavori sono ripartiti tra Piola e Lambrate ma serviranno altri quattrini. Il viaggio inaugurale del primo Leonardo sulla 2 è stata l’occasione anche per fare un bilancio su Expo a padiglioni chiusi. Sono oltre dodici i milioni di trasportati da e per il sito di Rho-Pero. «Il sistema ha retto molto bene ed è una buona risposta a chi non ci avrebbe scommesso alla vigila – dice Rota – anche come incassi siamo andati bene: stiamo finendo i conti ma con gli introiti da biglietti credo che abbiamo superato i 410 milioni preventivati alla vigilia dell’evento».
Al primo viaggio del Leonardo hanno partecipato anche l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza e il vicesindaco della Città metropolitana, Eugenio Comincini. Oltre all’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, che assicura che gli investimenti sui trasporti pubblici a Milano non si esauriranno con la fine di Expo: «I miglioramenti saranno progressivi: sono positivi i 18 milioni di investimento sui nuovi treni della linea 1 stanziati dal governo» anche se «abbiamo bisogno di un supporto sia all’ammodernamento della M2 sia per la prosecuzione della M5 oltre Bignami. Ma abbiamo nel ministro Delrio un buon interlocutore, siamo ottimisti».
Articolo de La Repubblica di Ilaria Carra del 5 Novembre 2015
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