Si prova con l’abrasione: graffiti attenuati

Ferrara

Non ce l’ha fatta la luce, quella del laser, ma forse ce la farà la polvere a ripulire le scritte lasciate da qualche vandalo sul duomo. Ieri mattina la ditta bolognese Leonardo, una delle eccellenze nel settore del restauro, è tornata con i suoi tecnici ai piedi della cattedrale ferrarese. Transenne, macchinari e materiali di ultimissima generazione, uno staff avvolto nelle tute bianche da lavoro e deciso a fare il possibile: tutti attorno a quella parte di marmo sfregiato, come medici accanto a un malato. Presenti anche un architetto del gruppo di progettazione che si sta occupando della riparazione dei danni post-sisma del duomo, e un architetto della Soprintendenza, che sta seguendo passo passo tutto il recupero e, naturalmente, anche quest’ultimo imprevisto. E così di buon’ora sono iniziati i test, sotto gli occhi anche di qualche curioso e dei fedeli che entravano nella cattedrale. Sul marmo antico si è fermata una ‘coperta’ di polvere bianca e finissima, come talco. «La regola base del restauro è fare il minimo indispensabile per ottenere il risultato. Lo sforzo è sempre qello di avere il minor impatto possibile sulla materia», spiega l’architetto del pool che sta seguendo il restauro dell’edificio sacro. «In questo caso si sta procedendo con una leggera abrasione. Stiamo facendo una piccolissima prova per vedere come la materia reagirà – continua -: viene usata una polvere di marmo finissima, e in seguito un protettivo, una sostanza che crea un film rimovibile. Il tutto rientra in protocolli certificati». Dopo la prova, sul marmo è rimasta un’ombra chiara, ma le scritte deliranti lasciate con quell’indelebile scuro sono molto meno visibili. Si intravedono ancora, in qualche punto, ma il colore è molto sbiadito. Graffiato via, con pazienza. Poi saranno la pioggia e il tempo a rendere sempre più invisibile il danno. Ma il marmo tornerà mai come prima? Di sicuro lo vedremo i prossimi giorni. «Per ora – risponde l’architetto – diciamo che si riuscirà a tornare a un effetto estetico consono per la cattedrale».

Articolo de Il Resto del Carlino di Maristella Carbonin del 6 Novembre 2015

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