Graffiti , murales e la città creativa palermo finisce nella top ten italiana

Palermo

C’è una Palermo che piace, una nicchia in grande fermento da almeno un decennio che adesso raccoglie i primi riconoscimenti anche al di fuori della cerchia degli adepti. È la Palermo della street art. Dei graffiti e dei murales. Skyscanner, sito internet tra i più cliccati per le ricerche di voli aerei e hotel, inserisce il capoluogo siciliano tra le dieci città italiane più creative proprio per le numerose opere comparse su muri e piazze negli ultimi anni. È la rivincita di quei giovani e meno giovani un tempo guardati con sospetto ed oggi rivalutati dal pensiero comune. Anche se per uno dei più attenti osservatori di questo movimento «Palermo dà il suo contributo totalmente dal basso, senza l’aiuto delle istituzioni, nei quartieri più popolari, e spesso, con firme di artisti viaggiatori, non autoctoni». Insomma, si può fare di più secondo Mauro Filippi, architetto responsabile della pagina Street Art Palermo su Facebook e di Borgo Vecchio Factory, progetto quest’ultimo grazie al quale il quartiere davanti al porto, si è riempito di disegni a colori sulle case realizzati da artisti e bimbi del rione. E Borgo Vecchio è uno dei luoghi citati nella motivazione del riconoscimento di città creativa firmato Skyscanner. «La rinascita culturale e la riqualificazione di zone degradate del centro storico – si legge nel portale di viaggi – ha dato il via ad un moltiplicarsi di fenomeni artistici urbani davvero notevoli, sparsi tra i quartieri di Vucciria, Borgo Vecchio, Zen e Kalsa. Figure tradizionali della cultura palermitana rivisitate in chiave pop, disegni elaborati dai bambini del quartiere in collaborazione con street artist locali, ma anche omaggi a personaggi illustri come Caravaggio, di cui l’artista francese C215 ha ripercorso la vita e riprodotto i principali capolavori in diverse città italiane. Armatevi di curiosità – consiglia Skyscanner – e perdetevi tra vicoli e stradine: la magia di Palermo vi aspetta». Un po’ di magia è stata cancellata, in verità. Parte della collezione di C215 è stata rubata a fine giugno, lasciando l’amaro in bocca agli appassionati e anche un po’ allo stesso autore delle riproduzioni su cassette postali e cabine dell’Enel. Itinerario caravaggesco a parte, con una passeggiata in centro storico è difficile non accorgersi delle tracce lasciate dai numerosi street artist passati da Palermo. Nel 2009, per esempio, fu il turno del duo Sten&Lex, entrambi classe 1982, uno di Roma, l’altro di Taranto. Con la tecnica dello stencil, basata sull’uso di una mascherina per riprodurre il disegno, impressero «Il Papa che dorme» su un lato del Collegio di Santa Maria della Sapienza, al centro di piazza Magione. Su un’altra facciata dell’ edificio il volto di una donna alata color argento con la sigla di Lucamaleonte, romano, anche lui poco più che trentenne, che nella Capitale ha dedicato un gigantesco ritratto su un palazzo a Francesco Totti. Da Totti a Maradona, è di pochi giorni fa un ritratto del fuoriclasse argentino (che il 30 ottobre ha compiuto 55 anni) sulle saracinesche di un pub di via Cagliari, vicino al teatro Santa Cecilia. Dietro all’inconfondibile faccia del Pibe de Oro c’è la mano di due writers locali, Onimo e Syrk della 222KK Goldcrew. Syrk è un riferimento della scena palermitana. Fu tra i primi a decorare la Vucciria all’inizio degli anni Duemila, quando in piazza Garraffello non c’era ancora l’ombra di un graffito. Da allora pilastri e pareti che circondano il vecchio mercato sono diventate una «tela» cult per gli artisti da strada. E chiunque arrivi da fuori mette la firma a piazza Caracciolo o nei dintorni. Come ha fatto Axel Void, nato a Miami, cresciuto in Spagna e ora a Berlino. Mise piede a Palermo nell’aprile del 2013 e dalla sua ispirazione venne fuori «La maturità si perde con l’età»: due figure femminili, una adulta e una bambina, incorniciate in un cerchio. Lo stesso C215, oltre Caravaggio, ha lasciato un’impronta alla Vucciria che è un omaggio all’attore Al Pacino. Anche questo è stato rovinato durante la scorsa estate. Segno di immaturità che si scontra con la classifica di Skyscanner. «A Palermo – fa notare ancora Filippi l’arte di strada non si è ancora istituzionalizzata, contrariamente a molte altre parti d’Italia, con i suoi pro e i suoi contro, lo dimostra anche il notevole lavoro portato avanti dagli artisti di “Pizzo Sella Art Village”. Altri poli importanti sono o sono stati nel tempo il Laboratorio Zeta, il Teatro Mediterraneo Occupato, i Cantieri culturali della Zisa, il quartiere San Filippo Neri, lo stesso Borgo Vecchio Factory. «Sono sorti negli anni – spiega Filippi – dopo uno sbiadito tentativo istituzionale di riconvertire la Magione interrotto a metà». I progetti che partono dal basso invece sembrano funzionare e bene. E non solo in centro. Alla Guadagna lo stesso Syrk porta avanti dei laboratori con dei bambini del quartiere. Allo Zen, il CollettivoFx e NemO’s stanno dando un tocco di colore in mezzo ai padiglioni. Qualche mese fa, anche Christian Omodeo, docente di arte contemporanea e fondatore di Le Grand Jeu, sito web attento alla street art mondiale aveva fatto notare «il fervore palermitano degli ultimi 2-3 anni in linea con quello che succede in altre città d’Italia e all’estero è dovuto a una svolta: non è cambiato il modo di lavorare degli artisti, ma il modo in cui la società considera i loro interventi. Pensate ai lavori dipinti sui muri dell’hotel Ibis nel 2014. Un intervento del genere non sarebbe mai stato immaginato e accettato prima». Lo aveva però detto da osservatore residente in Francia. Filippi che invece vive Palermo ogni giorno sostiene: «La street art qui è amata e odiata, fruita mediante tour guidati e rubata da intenditori del mercato dell’arte. Credo però – conclude – che questa sua contraddittorietà restituisca all’arte urbana un’originalità ed una purezza che in molte altre città è ormai andata persa». 1. «Il Papa che dorme», realizzato nel 2009 dal duo Sten&Lex con la tecnica dello stencil su un lato del Collegio di Santa Maria della Sapienza 2. I lavori dipinti sui muri dell’hotel Ibis nel 2014 Il riconoscimento assegnato dal portale Skyscanner per le numerose opere apparse recentemente su muri e piazze 1 2.

Articolo del Giornale di Sicilia di Francesco Sicilia del 10 Novembre 2015

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