Voghera
«Quelli, per mangiare, andavano alla mensa dei poveri, eppure non avevano perso il sorriso. A me e al mio compagno di classe, invece, la voglia di ridere è passata». Florin Proca ha 18 anni, vive a Casteggio e frequenta la terza superiore del corso di Meccanica. Come per gli altri studenti indisciplinati dell’Istituto Maserati-Baratta, anche per lui è scattata la «pena alternativa» alla sospensione dei lavori socialmente utili. Nel suo caso, servire il pranzo alla Casa del pane per 4 giorni: «Ho spiegato che mi trovavo lì perché disturbavo a scuola. Mi hanno detto di fare il bravo, che non volevano vedermi più». Tre note sul registro hanno fatto scattare il provvedimento: «Una l’ho presa perché disturbavo la lezione di meccanica, un’altra nell’ora di matematica».
All’istituto di Voghera, con un liceo e 6 corsi tecnici, non si sgarra. Alla terza nota scatta la sospensione. La quinta per «infrazioni» lievi o anche la prima per quelle gravi. Il preside chiama i genitori: se danno l’ok, lo studente può prestare servizio. «In questi anni – spiega il dirigente Filippo Dezza – non ho mai trovato una famiglia contraria. Anzi, spesso mi chiedono di allungare il periodo. Invece di stare a casa a dormire o a giocare alla Playstation, così si rendono conto che la scuola è un’opportunità».
La prima convenzione risale a tre anni fa: «Fu un azzardo – ammette il preside – ma oggi possiamo dire che non c’è più recidiva e le sospensioni si sono dimezzate: 80 su 1.280 studenti lo scorso anno». All’inizio si poteva decidere tra servire nei refettori o rifare i letti dei dormitori. Poi si è aggiunta la pulizia dei muri imbrattati. Ieri i lavori sono stati estesi alle 63 associazioni di volontariato della città. Si va dall’assistenza a disabili e anziani alla tutela dei minori, dall’aiuto agli stranieri alla difesa degli animali. «È il caso di dirlo, questo istituto sta facendo scuola», scherza Moreno Baggini di Caritas, che lancia un appello alle altre scuole di Voghera perché seguano l’esempio. Alcuni degli studenti prestati ai servizi sociali, hanno deciso di continuare col volontariato. E anche Florin assicura: «Ho già preso contatti con la Croce Rossa, presto sarò anch’io un volontario».
Articolo del Corriere della Sera di Ermanno Bidone del 14 Novembre 2015
© 2015, ↑ Associazione Antigraffiti
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