Gli studenti insegnano l’educazione ripulendo la stazione imbrattata

Brescia

Senso di responsabilità e voglia di partecipazione alla vita civile, unite a tanta buona volontà e ad una buone dose di «olio di gomito». Pennelli alla mano. Sono queste le componenti che hanno permesso ad alcuni allievi del Centro di formazione p r o f e s s i o n a l e dell’istituto «Bonsignori» di Remedello di dedicare v o l o n t a r i a m e n t e alcuni pomeriggi ad un’opera di servizio civile: ritinteggiare le pareti della sala d’attesa della stazione ferroviaria. Tutto ha preso le mosse dalla volontà dell’Amministrazione comunale di coinvolgere i tre istituti superiori presenti sul territorio comunale in un percorso di collaborazione. Con l’obiettivo di salvaguardare questo bene pubblico. La stazione, frequentata prevalentemente dagli studenti che si recano nei tre istituti scolastici, è spesso oggetto di atti vandalici. Tag e graffiti. Le pareti della sala d’attesa sono ricoperte dalle gesta dei writers, così come i sedili, non sempre puliti. Spesso poi la macchinetta obliteratrice è fuori uso, presa di mira dai novelli artisti che con la loro vernice spray elaborano disegni e creazioni. Per contrastare questo fenomeno, e soprattutto per mettere in atto un percorso educativo, ecco l’idea avanzata dalla scuola professionale: chiedere ai suoi allievi di partecipare ad una «lezione» diversa dalle solite, non sui banchi di scuola, ma direttamente sul campo. Venti gli studenti del primo e secondo anno del corso di meccanica che hanno aderito spontaneamente e che per tre pomeriggi si sono alternati al lavoro nell’edificio. Armati di vernice e pennello, ma soprattutto di tanta volontà e voglia di fare, coordinati dal loro insegnante Simone Cavallari, hanno dato luce nuova e vernice fresca alle pareti della stazione di Remedello Sopra. Un bene che dal 2012 è stato dato in comodato d’uso da Rete Ferroviaria Italiana al comune ed è sede di alcune associazioni. «I ragazzi hanno utilizzato l’intelligenza delle mani – afferma a tal proposito il direttore del Cfp Alberto Scandolara – . Abbiamo voluto rendere i ragazzi protagonisti di un progetto educativo, in modo che possa fungere da stimolo anche per gli altri ragazzi. La nostra speranza è che comprendano davvero, nel profondo, che il bene pubblico è di tutti e non deve essere rovinato da qualcuno». Soddisfatta anche l’Amministrazione comunale che, per voce del sindaco Francesca Ceruti, plaude il risultato raggiunto: «Ringrazio i ragazzi che si sono prodigati per la pulitura dei locali. È un bene in dotazione a tutta la comunità ed è importante che sia e resti pulito. Spero che la loro azione possa invogliare chi la frequenta a non deturpare questo luogo». 

Articolo del Corriere di Brescia di Umberto Scotuzzi del 4 Dicembre 2015

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