Venezia
«Un disastro. Un vero disastro. Guardi qui. Hanno rovinato le vetrine, le pareti esterne del negozio.
Veramente uno schifo». Giampaolo Gasperini, consigliere della Municipalità di Venezia per la Lista Brugnaro, non sta più nella pelle. È disperato per lo scempio compiuto in zona Frari. «Veramente una cosa mai vista. C’è stato chi tra i negozianti – rivela – ha cercato di protestare. E per tutta risposta i manifestanti gli hanno buttato nell’atrio un fumogeno. Incredibile». Gasperini ha raccolto le proteste nella zona dei Frari, ma anche in campo delle Beccarie i più spaventati (ma anche increduli) sono i titolari delle bancarelle che si sono visti arrivare addosso 120-150 persone. «Una cosa che non mi sarei mai aspettata – spiega Gianna, mentre sta sistemando il suo banchetto ambulante – Li ho visti arrivare tutti insieme, qualcuno si è anche avvicinato troppo al mio banco e ho cercato di difenderlo. Poi se la sono presa con la Banca popolare di Vicenza: scritte e graffiti dappertutto. Bancomat inservibile». E così anche Omar, titolare di un negozio di pelletteria. Sotto la sua vetrina gli hanno scritto nella parte in marmo: “Ricchi di m…”. Prima la commessa del suo negozio ha cercato di difendere il vetro, ma se l’è vista brutta, poi quando anche Omar è uscito cercando di parlamentare, si è sentito rispondere a male parole. «Erano tutti giovanissimi… Mi ha fatto un certo effetto».
Intanto arriva subito la solidarietà di chi è sempre in prima linea contro graffiti e imbrattamenti. L’associazione Masegni & Nizioleti, attraverso la consigliera di municipalità, Cecilia Tonon (Pd), appresa la notizia del raid di scritte, ha annunciato la disponibilità dei volontari a intervenire e collaborare per un’immediata ripulitura di pareti e vetrine.
Articolo del Gazzettino del 6 Dicembre
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