ORVIETO
Ha per oggetto la promozione e lo sviluppo di progetti volti alla riqualificazione degli spazi urbani attraverso la realizzazione di opere di street art la mozione presentata da Tiziano Rosati (Sel). La proposta arriva dopo all’indomani di un’altra mozione, bipartisan, in materia di decoro urbano presentata insieme a Lucia Vergaglia (M5S), emendata da Angelo Pettinacci (Pd) e approvata a fine luglio con l’obiettivo – ampiamente disatteso – di tentare di riconsegnare al centro storico un’immagine più ordinata, non solo attraverso la manutenzione della pavimentazione ma anche con la rimodulazione della presenza di paletti e dissuasori dal momento che “in nessun centro storico che si rispetti è possibile vedere una diffusione così massiccia di manufatti che costituiscono in alcuni casi dei veri e propri ostacoli, così come i dissuasori di velocità in gomma, installati nel tempo”. Sul modello di quanto già fatto da amministrazioni come quelle di Roma, Milano e Reggio Emilia, ma anche nella più vicina Acquapendente, dove sono stati utilizzati metodi di arte creativa e partecipativa per la riqualificazione di aree urbane altrimenti abbandonate a se stesse, attraverso la creazione di nuovi spazi e strutture e la riqualificazione di altri già esistenti, si punta a migliorare l’esistente. E di luoghi da dove iniziare la città del Duomo è piena. “La street art – afferma Rosati – può svolgere anche un’importante funzione sociale e culturale, permettendo il coinvolgimento di scuole e associazioni attive sul territorio al fine di veicolare messaggi volti alla promozione ed alla conoscenza del patrimonio storico e culturale di Orvieto, dove è presente il liceo artistico. Ferrovie dello Stato si è da tempo resa disponibile all’implementazione ed al finanziamento di progetti per la riqualificazione di sottopassaggi, ponti e cavalcavia tramite opere tematiche di street art”. L’atto che dovrà essere valutato dal consiglio comunale impegna la giunta a considerare la street art quale soluzione alternativa e/o integrativa nei progetti di riqualificazione e manutenzione degli spazi pubblici degradati. E a individuare, attraverso le modalità ritenute più opportune e con i relativi adempimenti burocratici, gli spazi e le area adatte per opere di arte urbana muraria e graffiti, quali cavalcavia, muri di recinzione, sottopassi e sovrappassi di proprietà e in carico all’amministrazione comunale come anche di proprietà di enti e società. Non solo Ferrovie dello Stato e Società Autostrada. Ma anche a partecipare a bandi messi a disposizione da enti e società per il recupero e riqualificazione di aree in loro possesso tramite interventi di street art.
Articolo del Corriere dell’Umbria di Davide Pompei del 9 Dicembre 2015
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