Gorizia
L’immancabile A cerchiata, simbolo degli anarchici. Poi un paio di fiori, la rappresentazione stilizzata della mano di Venere, effige della sfera femminile. E un eloquente «Fasci merde». È stato un risveglio terribile quello di Manuel Rizzi, titolare della stazione di rifornimento Tamoil di via Lungo Isonzo Argentina e tra i più attivi del gruppo giovani di Forza Italia in provincia. Il benzinaio ieri mattina si è recato sul posto di lavoro per aprire l’attività, quando ha scoperto i “graffiti” con vernice nera che lordavano un tabellone pubblicitario e le pareti del macchinario che serve a lavare le automobili, ben visibili anche dalla strada. Più nascosti, e scoperti beffardamente in un secondo momento, la scritta citata e altri graffiti vergati nella parte posteriore della stessa struttura. Rizzi, che nel primo pomeriggio di ieri ha sporto denuncia contro ignoti in Questura, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine: sul posto per i rilievi di rito anche Digos e Scientifica, che hanno effettuato alcuni controlli nell’area e fotografato i graffiti. Attorno al distributore di via Lungo Isonzo Argentina non sono state ritrovate le bombolette spray utilizzate per nell’atto vandalico. Che, secondo Rizzi, ha una matrice ben precisa: «È chiaramente un atto politico, legato alle mie prese di posizione contro l’accoglienza dei richiedenti asilo – spiega il titolare della stazione di servizio -. Sono stato insultato più volte sui social network anche da persone vicine ai volontari che prestano assistenza ai profughi, anche dopo aver postato la foto dell’iniziativa di Ziberna che, aveva posizionato un cartello di indicazione stradale finto con la dicitura “città delle tendopoli” alla Madonnina. Ma è inaccettabile che queste intimidazioni invadano la sfera familiare o lavorativa, come in questo caso». Proprio Ziberna, coordinatore provinciale di Fi, è stato uno dei primi a manifestare solidarietà nei confronti di Rizzi: «Ti esprimo la vicinanza di Forza Italia e mia personale per il vile atto di vandalismo politico che hai subito. Mi auguro che giunga tempestiva la presa di distanza anche da parte di quella sinistra che tende a giustificare gli atti di violenza perpetrati ai danni di chi non la pensa come loro – ha scritto Ziberna su Facebook -. Chi ha commesso questa azione a tuo danno innanzi tutto è un idiota, prima che essere uno non di centrodestra».
Articolo del Messaggeroveneto del 13 Dicembre 2015 di Christian Seu
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