MONTEBELLUNA
I vandali sono tornati al parco Manin. Tra Natale e Santo Stefano, protetti della nebbia, hanno imperversato con le bombolette spray su bacheche e sui muri della casetta dove ci sono i servizi igienici e a pedate sulle tabelle che descrivono le essenze arboree del parco. Un solo messaggio che può avere sapore politico, quello che dice: “Nei miei occhi c’è l’odio di tutti i giovani”, poi accanto la sigla dell’anarchia. Per il resto scritte in inglese e simboli tipicamente da writers. Tracciati sui muri della casetta, ma anche sulla bacheca della Lipu, hanno pure ridisegnato in nero l’omino del cartello che indica il passaggio pedonale. E poi alcune tabelle collocate a indicare i tipi di alberi del parco, piegate a forza di pedate. «Negli anni ’70 scrivevano sui muri perché avevano dei messaggi da lanciare, nel 2015 scrivono sui muri perché non hanno altro da fare – commenta amaro il sindaco Marzio Favero – individuarli e dare loro uno straccio con cui pulire è l’azione educativa migliore che si possa fare con queste persone che danneggiano il patrimonio pubblico».
ARTICOLO DELLA TRIBUNA DI TREVISO DEL 29 DICEMBRE 2015
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