Bombolette spray e inciviltà

MAPPANO

È inesauribile. L’energia che i vandali, probabilmente baby, ci mettono nell’imbrattare, non ha eguali. Energia che uisce forte anche nel periodo natalizio. Già, perché proprio in questo periodo i writers sono tornati in azione. Dove? Al solito posto: in piazza Giovanni Paolo II. Hanno imbrattato senza pietà la casetta della Pro Loco e, scavalcata la recinzione in ferro che protegge il palco, anche tutti i muri che lo circondano. Un poeta della scritta pubblica facile ha perfi no lanciato un messaggio d’amore alla sua bella. Risultato? Il solito disastro. E dire che tutto era stato ripulito a metà luglio e la cancellata di protezione per un po’ ha svolto la sua funzione. Così la piazza, tra l’altro sporchissima e con rifi uti sparpagliati qua e là, indegna di un luogo civile, mostra di nuovo le sue ferite. «Neppure a Natale questi ragazzi riescono ad essere più buoni» commenta sconsolata Cristina Damiano, tesoriere della Pro Loco mappanese. Ora la speranza è che le telecamere di sorveglianza in funzione nella struttura di via Borgaro, abbiano ripreso i maniaci delle bombolette spray e che questa volta, qualunque sia la loro età, siano chiamati a ripagare i danni e a ripulire il disastro. «Sarebbe più che giusto – commentano i mappanesi Quanti soldi sono stati spesi fi nora per rimettere a posto la struttura palco e la casetta? Costi che paghiamo tutti. Da adesso in poi paghi chi sporca e distrugge». Le imbrattature che sono comparse in questi giorni di festa sulla struttura della piazza Già perché a parte le scritte, la struttura palco in questi ultimi anni ne ha viste di tutti i colori e non solo quelli delle bombolette: dagli escrementi umani ai serramenti distrutti e perfi no all’incendio che ha distrutto tavoli e sedie e rischiato di inviare dritto all’ospedale il giovane e maldestro incendiario.

ARTICOLO DI NADIA BERGAMINI DEL RISVEGLIO DEL 31 DICEMBRE 2015