Vandali minorenni pizzicati dai vigili urbani

BELLUNO

 Colti in flagrante i baby vandali dei graffiti. La polizia locale stringe la morsa dei controlli sul centro città: pizzicati con le mani nel sacco diversi minorenni. Per loro multe fino ad un massimo di 600 euro a testa e una punizione da contrappasso dantesco. Dopo aver tanto imbrattato muri di case private, di edifici pubblici e anche storici, i writers bellunesi sono stati messi a ripulire i loro danni con secchio, spazzola e olio di gomito. Un castigo imbarazzante, per chi si atteggia da grande con la bomboletta alla mano e fa mostra del proprio sprezzo per il bene pubblico e altrui lasciando la propria firma a vernice ovunque. Non è dato sapere quanti siano stati i giovani pizzicati né quanti anni abbiano, considerata la loro giovanissima età il sindaco Jacopo Massaro non ha voluto rilasciare ulteriori dati limitandosi invece ad annunciare i bei colpi messi a segno dagli agenti della polizia locale, a dimostrazione di come la battaglia contro il degrado ingaggiata dall’amministrazione sia sempre aperta. «Le multe sono state elevate nei giorni scorsi, durante le festività di Natale, quando i controlli si sono fatti più serrati – si limita a raccontare -. I ragazzi sono tutti minorenni, beccati a imbrattare muri ma anche in altri atti come abbandonare bottiglie e lattine a terra, per esempio». Insomma, la lotta alla maleducazione ha portato i suoi frutti, soprattutto in questi giorni di vacanza quando i giovani, liberi dall’impegno scolastico, avevano più tempo per bighellonare in città. Una volta sorpresi a infrangere le norme dello statuto comunale, i teenagers sono stati sanzioni e i genitori, trattandosi di minorenni, avvisati. «Le mamme e i papà sono stati collaborativi – spiega il primo cittadino -, hanno pagato la multa e tirato le orecchie ai figli». Ma tutto non si è risolto con l’esborso da parte di papà e con la sospensione della paghetta. Nei casi dei muri sporcati agli adolescenti è stato chiesto di pulire il tutto rimediando al danno fatto con le loro mani o pagando un professionista che lo facesse al posto loro.

ARTICOLO DEL GAZZETTINO DEL 5 GENNAIO 2016

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