BOLOGNA
IL PROGETTO – Il progetto di recupero e conservazione dei murales di pregio sparsi per la città è voluto dal presidente di Genus Bononiae, Fabio Roversi Monaco. Sotto le Due Torri hanno «operato» e continuano a essere impregnati nomi storici della street art italiana e internazionale, da Blu a Ericailcane, fino alle incursioni di altri personaggi di fama. Alcune opere, come la grande parete del centro sociale Xm 24 in via Fioravanti, «pitturata» da Blu, sono ormai pezzi della storia di Bologna, e la preoccupazione per la sorte di questi muri è diventato un tema sempre più rilevante. Per questo il team di esperti ha già iniziato a salvare alcuni murales, soprattutto quelli della prima periferia dove lo sviluppo edilizio ne mette a rischio l’esistenza.
IL SONDAGGIO – C’è poi il tema sempre molto discusso su cosa sia street art o semplice vandalismo e incuria. Ha fatto rumore in città la vicenda della writer romana Alicè (che ha collaborato a livello pubblicitario con multinazionali) multata e indagata per imbrattamento. Del resto il tema sulla pulizia dei portici e sull’individuazione di aree dedicate a questa forma d’arte tornano ciclicamente ad animare il dibattito. Per questo vi chiediamo se siete d’accordo con l’idea di «strappare» le opere e (come sembra nelle intenzioni) organizzarne una mostra.
CORRIERE.IT 6 GENNAIO 2016
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