Mura Dionigiane imbrattate, scatta la pulizia

SIRACUSA

Un intervento straordinario di pulizia delle Mura Dionigiane, lungo viale Epipoli. A disporlo ieri mattina è stata la sovrintendente ai Beni culturali Rosalba Panvini alla luce degli atti vandalici e delle scritte che hanno visto “vittima” un altro bene del patrimonio monumentale della città. «Non appena è arrivata la segnalazione di quanto avvenuto – ha detto il sovrintendente – gli uffici sono stati allertati. In questo caso l’aggressione ad un bene come le Mura Dionigiane è avvenuto con bombolette spray. Scritte di vario genere ad opera di incoscienti. Non si ha proprio la percezione del danno arrecato». L’intervento in questione costerà alle casse pubbliche tra i 3 e i 4 mila euro. Un intervento di somma urgenza che testimonia ancora una volta la vulnerabilità di molti pezzi del patrimonio monumentale rispetto alle azioni di teppisti, “writers” improvvisati e totalmente privi di rispetto verso l’eredità dei nostri antenati, o più semplicemente di balordi. Un caso quelle delle Mura Dionigiane che purtroppo non resta isolato. Come non ricordare lo scempio compiuto dopo alcuni interventi di recupero ai danni dell’ex Tonnara di Santa Panagia anni addietro. Dove i vandali oltre a distruggere tutto quello che avevano a tiro completarono l’opera portando via perfino le tegole sistemate a copertura di uno degli edifici del complesso. Una zona quella della vecchia Tonnara oggi interessata da importanti lavori di recupero attraverso un progetto di oltre dieci milioni di euro già avviato, ma oggetto in questi giorni di una serie di verifiche. I lavori infatti sospesi con la pausa delle festività di fine anno non sono ripresi per una serie di problematiche che la Sovrintendenza sta adesso cercando di superare attraverso un confronto con gli uffici di riferimento della Regione. «Nessun allarmismo – chiarisce Panvini – solo l’esigenza di alcuni chiarimenti su un intervento che resta di estrema importanza ed a cui la Sovrintendenza di Siracusa tiene molto».

ARTICOLO DEL GIORNALE DI SICILIA, 13 GENNAIO 2016