AREZZO
“Vandali” cancellano “scritta poetica”. È successo in via Vittorio Veneto. “Sei bella come la rovesciata di Menchino Neri” è la scritta finita sotto la mano di chi ha pensato di cancellarla. È probabilmente uno dei primi casi di writers che cancellano se stessi. L’episodio fa sorridere e probabilmente continuerà a fare discutere ma quel che è certo è il fatto che c’è stato chi ha tentato di cancellare la scritta con alcune righe. È una vicenda ormai nota quella che da mesi sta caratterizzando il tratto di marciapiede che proietta al tunnel cittadino da poco ripulito dal Comune. Sulla parete di recinzione di un fabbricato da qualche mese era apparsa una frase considerata da tifosi e nostalgici come una poesia. Un atto vandalico in piena regola invece per altri: la scritta senza se e senza ma è da considerare l’ennesima macchia con la quale si è contribuito a imbrattare le mura della città. La scritta, in un primo momento, era stata cancellata suscitando un dibattito cittadino – soprattutto nei social network – infiammando gli animi tra chi aveva vissuto la censura come un oltraggio anche alla fede calcistica. Conseguenza? Di lì a pochi giorni la scritta era riapparsa sopra la toppa di grigio della cancellatura. Un tam tam che ha diviso gli aretini tra favorevoli e contrari. Se da una parte c’è infatti chi vorrebbe promuovere la scritta a “monumento”, dall’altra c’è chi non vede la differenza con l’ennesima scritta a scapito del decoro e a vantaggio del degrado considerandola “pericolosa” e apripista per giustificare frasi d’amore e il comportamento di chi a spasso per la città si diverte a colpire a colpi di bomboletta spray. Adesso la scritta è stata “imbrattata”. Non resta che attendere di vedere se finirà per essere “restaurata” oppure definitivamente “cancellata” dagli “angeli” del decoro che spazzano il “degrado”.
ARTICOLO DEL 16 GENNAIO 2016, CORRIERE DI AREZZO
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