Il regalo di Raffo Art: ecco il murales di Milleculure

NAPOLI

I cinque anelli intrecciati sullo sfondo bianco costituiscono e ricordano il simbolo dei Giochi Olimpici, il logo dell’associazione Milleculure campeggia in alto, la veduta panoramica del golfo di Napoli domina incontrastata in tutto il suo dirompente splendore. Cuori e amori fuoriescono dal Vesuvio, che non emette lava, ceneri e lapilli. Caleidoscopio di colori ed esplosione di emozioni. La PalExtra dei campioni olimpionici partenopei può vantare da oggi di un capolavoro di inestimabile valore al suo interno. Riduttivo e semplicistico considerarlo un murales. Si tratta di un dipinto realizzato con passione e donato con il cuore a Diego Occhiuzzi da parte di Raffo Art, talentuoso artista, noto non soltanto per aver tinto le camerette dei figli di Hamsik e Reina. «Per un progetto speciale ci vogliono persone speciali. Sono molto felice e ringrazio davvero Raffo Art (nella foto al centro tra Patrizio Oliva e Diego Occhiuzzi) , per il sostegno concreto e la vicinanza effettiva mostrata, per aver creduto nel progetto di Milleculure e compiuto una meravigliosa opera d’arte. PalExtra a Soccavo si sta sempre più configurando un luogo speciale, dove arte e sport si incontrano e si saldano magicamente». Il campione della scherma lancia il suo guanto di sfida in vista di Rio 2016 e prosegue incessantemente gli allenamenti al Polifunzionale, per staccare il pass olimpico. Impresa impegnativa ma non proibitiva. Preparazione che procede alla luce di una spruzzata di vivacità. «Questa è la Napoli che mi piace e l’idea originale di Milleculure merita attenzione. Stima immensa per Occhiuzzi e Oliva. Uniti si vince ». dichiara Raffo Art, un “Michelangelo del terzo millennio”, non certo esponente della “Scuola di Posillipo” ma street-writer e protagonista di indubbio valore attraverso lo spray painting, apprezzato anche nella trasmissione televisiva di Canale 5 Tu si que vales. Di colori positivi nella nostra città c’è assoluto bisogno contro grigiore e opacità.

ARTICOLO DI DIEGO SCARPITTI DEL 18 GENNAIO 2016, IL ROMA