CHIAVENNA
LA NUOVA Agenzia per il trasporto pubblico locale, la cui costituzione è stata di recente concessa alla Provincia di Sondrio dalla Regione Lombardia in vista di una maggiore autonomia nella gestione del servizio, non ha ancora potuto entrare nel pieno possesso delle sue funzioni. Questa situazione di stallo è determinata dalla mancata nomina dei vertici che dovranno guidare l’Agenzia da parte dell’amministrazione locale. A quest’ultima si rivolge quindi l’invito del referente al settore trasporti della Cisl Sondrio, Michele Fedele, che spinge perché si accelerino i tempi: «La nomina rappresenta l’avvio per la piena operatività dell’agenzia oltre che la premessa per procedere alla predisposizione del cosiddetto ‘programma di bacino’. Un programma che avrà il non facile compito di provare a realizzare un sistema di trasporto delle persone, capace di garantire servizi efficienti ed efficaci». Urge dunque una stretta sulle nuove designazioni, al fine di permettere al neonato ente di entrare nel vivo delle problematiche riscontrate ogni giorno dagli utenti del trasporto pubblico nel capoluogo. In tal senso bisognerà riuscire finalmente a integrare la linea ferroviaria con il trasporto su gomma. In vista di un simile intervento, sempre Regione Lombardia, ha peraltro costituito delle ‘Conferenze del trasporto pubblico locale’, organi consultivi nati per favorire un fruttuoso confronto tra le realtà degli enti locali, degli operatori del settore, dei sindacati, degli utenti, dei pendolari e dei comitati. Intanto, proprio nella stazione di Sondrio durante lo scorso weekend, ennesimi atti vandalici ai danni di alcuni convogli della Trenord, il Maloja, con 8 vetri andati in frantumi a seguito di violente sassate, e due Coradia, con fiancate completamente imbrattate dai writers. Dura la reazione di Giorgio Nana, di Filt Cgil: «Non abbiamo parole se non per condannare quanto accaduto. Non può e non deve succedere. Bisogna mettere in atto tutti gli strumenti per evitare che questo accada ma serve anche maggiore collaborazione da parte della popolazione che deve segnalare eventuali episodi. Non da ultimo anche la giustizia dovrebbe usare il pugno di ferro. Solo con condanne esemplari, infatti, le cose potrebbero cambiare».
ARTICOLO DI EMMANUELA TUBELLI DEL 21 GENNAIO 2016, IL GIORNO
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