PADOVA
Terza visita guidata, in bicicletta, alla galleria di griffe invitate da mezzo mondo: da Ognissanti al Cus Padova, da S.Lazzaro a Mortise, fino al murales della pace
Muoversi su una bicicletta presenta diversi vantaggi. Uno fra i tanti è che si possono apprezzare le cose sotto un’altra prospettiva. Sarà per questo che i ragazzi della gruppo Metro Colors Academy (Mca) hanno deciso di organizzare la terza tappa del tour Padova Writing & Street Art in bici. Dopo i primi appuntamenti con la street art di Kenny Random e i murales in zona Arcella, che hanno attirato l’interesse di numerosi visitatori e gruppi di fotografi, il tour guidato va ora alla scoperta di un’altra sezione di questo museo d’arte moderna a cielo aperto della città di Padova. La nuova puntata di sabato prossimo, con partenza alle 15 da piazzale Stanga di fronte all’hotel Biri, passerà in rassegna le “murate” dei quartieri Stanga, San Lazzaro e Mortise nelle vie Corrado, Giolitti e Fratelli Carraro, realizzate fra 2013 e 2014 dalla crew padovana Ead. «Abbiamo pensato di girare in bicicletta sia per facilitare gli spostamenti, sia perché il tutto si guarda meglio sulle due ruote», spiegano i writers della Mca. E quante persone si sono accorte, ad esempio, di un murales come quello “della pace” firmato dal bolognese Mambo alla base del cavalcavia di via Friburgo dove ogni giorni passano sopra decine di migliaia di mezzo. «Ci troveremo in piazzale Stanga per trasferirci in zona Ognissanti, dove avremo modo di osservare l’opera di Kenny Random. In seguito proseguiremo su via Corrado, vicino agli impianti sportivi del Cus: qui, la Ead ha prodotto una hall of fame (murata, ndr) con alcuni ospiti d’eccezione, fra cui il newyorkese Pose2, Fanta da Monaco di Baviera e il brasiliano Eco. All’altezza della chiesa di San Lazzaro ci soffermeremo sul writing di Orion, Joys, Yama, Boogie e Zagor (uno dei precursori padovani), mentre a Mortise in via Fratelli Carraro, laterale di via dell’Ippodromo, verranno esaminate le murate del progetto Ahead, che nel 2014 ha visto coinvolti gli stessi Yama, Joys e Orion con l’altro writer padovano Made514». E poi operedi Ores (Milano),Skan (Sardegna),Dado (Bologna) e Sublium. Prossimamente è previsto un quarto incontro, che introdurrà proprio al citato murales della pace. Portare al centro dell’attenzione pubblica il writing non è semplice. Anche perché si rischia di scontrarsi con i pregiudizi nei confronti delle persone che praticano questa forma d’arte, confondendole per vandali imbrattatori. Mentre in città come Londra i proprietari degli stabili proteggono con lastre le opere. «Storicamente, i murales sono il frutto di un’evoluzione dall’illegale per arrivare fino alla produzione odierna», aggiungono quelli della Mca, «Ma non esiste il writer o lo street artist buono o cattivo, esistono due lati della stessa medaglia. Abbiamo avviato il progetto proprio con l’idea di far conoscere il writing e la street art alla cittadinanza per superare anche certi tipi di stereotipi e preconcetti». In caso di maltempo, si rinvia al sabato successivo.
ARTICOLO DI MATTIA ROSSETTO DEL 31 GENNAIO 2016, IL MATTINO DI PADOVA
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