TRENTO
Rimozione dei graffiti Diminuiscono i costi
Far rimuovere i graffiti dai muri del proprio edificio costerà di meno. Per il 2016, infatti, il costo del servizio di pulizia passa da 155 a 120 euro, inoltre sarà possibile segnalare situazioni di degrado attraverso la nuova piattaforma SensorCivico raggiungibile anche con l’applicazione WhatsApp utilizzando il numero 3385722794. Fin dal 1999 il Comune interviene per la rimozione di scritte, graffiti, imbrattamenti delle facciate oggetto di atti vandalici con un servizio rivolto a tutti i cittadini proprietari di edifici e amministratori di condominio i cui muri rivolti su spazio pubblico sono stati imbrattati. Ad annunciare il potenziamento del servizio nell’ambito dell’iniziativa «Noi siamo Trento» è stato ieri il sindaco Alessandro Andreatta, sottolineando che l’iniziativa ha come obiettivo la «tutela del decoro urbano» ma anche lo sviluppo e la promozione di una «cultura del rispetto e della difesa dei beni collettivi». Il servizio gestione strade e parchi del Comune ha ricevuto da settembre trentasette segnalazioni. In ventidue casi, dopo le verifiche degli addetti comunali, sono state inviate le proposte di adesione al servizio agli amministratori e ai proprietari ma le risposte positive sono state solamente cinque, casi in cui si è poi proceduto alla pulizia affidando l’incarico a ditte esterne. Nei restanti diciassette casi non è giunta alcuna risposta. Ciò può essere dovuto al fatto che è possibile segnalare situazioni di degrado che non riguardano la propria proprietà e a quel punto l’intervento deve ricevere l’approvazione del proprietario dell’edificio o dell’amministratore, i quali si dovranno poi sobbarcare la spesa. Altre undici segnalazioni hanno riguardato strutture di competenza comunale e le rimanenti quattro, pervenute il 26 e 27 gennaio, sono ancora in via di accertamento. Infine, nello stesso periodo considerato, altre otto richieste di rimozione sono giunte direttamente dagli amministratori di condominio o dai proprietari di edificio, per le quali il Comune ha provveduto ad affidare l’incarico a ditte esterne. Per attivare il servizio è possibile rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16.30, dove è possibile ritirare il modello di richiesta, disponibile anche online sul sito del Comune, e riconsegnarlo compilato e accompagnato dalla ricevuta di versamento della quota.
ARTICOLO DI ANDRA ROSSI TONON, CORRIERE DEL TRENTINO
Graffiti , boom di richieste via whatsapp
Al Comune (anche tramite l’Urp) ne sono giunte 37 in cinque mesi. Ma solo 5 privati su 22 hanno aderito, pagando 120 euro
Un modo di mettere alla prova le proprie conoscenze sui temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale, una riflessione sulle conseguenze che hanno le nostre scelte quotidiane dettate da noncuranza o talvolta da non comprensione dell’importanza delle buone pratiche: tutto questo è l’EcoRun, proposta dall’associazione culturale Orienta nell’ambito degli eventi legati al progetto FuturaTrento. L’appuntamento è previsto per domani, dalle 8 alle 16, allo studentato universitario di S. Bartolomeo. Si tratta di una sfida a colpi di ecologia che consiste nel finire in tempo tre speciali prove simultanee. Un’occasione per capire cosa possiamo fare nel concreto per migliorare la nostra “impronta ecologica”. Per informazioni è possibile contattare gli organizzatori scrivendo a orientatrento@gmail.com o telefonando al 338/2818200.
Numerose segnalazioni, ma non altrettante adesioni da parte dei privati per il servizio di rimozione di graffiti dalle facciate degli immobili pubblici e privati. La campagna di segnalazione via “whatsapp” e tramite l’Urp lanciata dal Comune di Trento nel settembre scorso – nell’ambito dell’iniziativa “Noi siamo Trento” – ha riscosso l’interesse dei cittadini. In cinque mesi, da settembre a oggi, sono pervenute, al Servizio gestione strade e parchi del Comune, 37 segnalazioni per la rimozione di scritte, graffiti o imbrattamenti dalle facciate. Di queste 22 sono state sottoposte a verifica da parte del Comune, che ha inviato proposte di adesione al servizio agli amministratori e ai proprietari. Solo 5 tuttavia hanno accettato il ricorso a ditte esterne incaricate dall’amministrazione comunale previo pagamento di 120 euro (il Comune ha appena abbassato il “contributo”, prima stabilito in 155 euro). Hanno riguardato invece strutture di competenza comunale, 11 segnalazioni mentre le rimanenti 4 – pervenute a fine gennaio – sono in via di accertamento. La giunta comunale ha deciso che d’ora in poi sarà possibile da parte dei cittadini segnalare situazioni di degrado che non riguardano la propria proprietà, utilizzando gli strumenti di contatto con l’Urp, che da poco sono stati potenziati con il rilascio della nuova piattaforma SensorCivico raggiungibile anche attraverso WhatsApp utilizzando il numero 338 5722794. Se la segnalazione riguarda un edificio di proprietà comunale l’intervento viene effettuato direttamente dal servizio Gestione fabbricati. Se invece è relativo ad una proprietà privata, la segnalazione viene girata al servizio Gestione strade e parchi che, dopo aver effettuato un sopralluogo per verificarne l’esattezza, invia al proprietario o all’amministratore di condominio dell’edificio interessato la proposta di adesione al servizio di rimozione scritte, graffiti, imbrattamenti. Gli interventi sono raddoppiati negli ultimi tre anni: sono stati 9 nel 2012, 16 nel 2013 e 18 nel 2014. Rimane naturalmente in funzione il servizio ordinario: quello di cancellazione delle scritte richiesto dai privati e riguardanti la propria proprietà.Nello stesso periodo di 5 mesi, sono pervenute direttamente da amministratori e proprietari interessati otto richieste di rimozione scritte, graffiti, imbrattamenti dalle facciate, per le quali si è provveduto a dare incarico a ditte esterne.
QUOTIDIANO “TRENTINO”
Un messaggino e 120 euro per far rimuovere i graffiti
Ricevute le segnalazioni i servizi comunali hanno inviato la proposta di effettuare la pulizia a 22 proprietari ma di questi solo 5 hanno risposto affermativamente Sono state 37 le persone che hanno segnalato al Comune scritte su facciate con l’intenzione di ridurre il degrado e la sensazione di abbandono
Sono state 37 le segnalazioni ricevute dallo scorso settembre, tramite WhatsApp, al servizio gestione strade, per la rimozione di graffiti dalle facciate degli edifici cittadini. A presentare i numeri è stato ieri il sindaco di Trento Alessandro Andreatta assieme al dirigente del Servizio che è attivo nel nostro comune dal 1999 e che ultimamente è stato potenziato grazie all’importante iniziativa «Noi siamo Trento», messa in campo anche per consentire interventi più efficaci e veloci nella rimozione di scritte, graffiti e imbrattamenti dalle facciate di edifici oggetto di atti vandalici. Il servizio, messo a disposizione dal Comune, è rivolto a tutti i cittadini proprietari di edifici ed amministratori di condomini la cui facciata, su spazio pubblico, è stata imbrattata. Nel momento in cui un privato decide di ripristinare lo spazio comunicandolo al Comune, dopo le adeguate verifiche, deve versare una quota di 120 euro (non più 155 euro come lo scorso anno). «L’obiettivo – è stato spiegato dai responsabili – è la tutela del decoro urbano, la riduzione del degrado e la cura del patrimonio comune, ma anche lo sviluppo e la promozione di una cultura del rispetto e della difesa dei beni collettivi e della bellezza della città e del territorio». Tornano ai dati, da fine settembre al Servizio Gestione strade e parchi, come già detto, sono pervenute 37 segnalazioni. In 22 casi, dopo le verifiche del caso, sono state inviate proposte di adesione al servizio agli amministratori ed ai proprietari. Di questi, però, solo 5 hanno risposto affermativamente e quindi si è già provveduto a dare incarico a ditte esterne mentre per quanto riguarda i restanti privati non si è arrivati al momento ad alcuna adesione e i graffiti non sono stati ancora tolti. Accanto a queste segnalazioni, altre 11 riguardano strutture di competenza comunale mentre le rimanenti 4 (pervenute in data 26 e 27 gennaio) sono in via di accertamento. Sul totale delle segnalazioni che sono arrivate tramite WhatsApp, 16 sono già state prese in carico e risolte. Accanto a tutto questo, nello stesso periodo, in via ordinaria, sono pervenute direttamente da amministratori e proprietari interessati altre 8 richieste di rimozione scritte, graffiti, imbrattamenti dalle facciate, per le quali si è già provveduto a dare incarico a ditte esterne per ripristinare gli spazi. L’obiettivo da parte dell’Amministrazione è quello di facilitare i cittadini nella segnalazione di eventuali graffiti sulle facciate. Per questo è possibile segnalare situazioni di degrado che non riguardano la propria proprietà, utilizzando gli strumenti di contatto con l’Urp, che da poco sono stati potenziati con il rilascio della nuova piattaforma «SensorCivico» (http://sensorcivico.comune.trento.it ) che è possibile raggiungere anche attraverso WhatsApp utilizzando il numero 338 5722794. Rimane ovviamente anche la possibilità di rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico, dove è possibile compilare il modulo per la segnalazione e pagare l’eventuale quota di 120 euro.
ARTICOLO DI GIUSEPPE FINN, L’ADIGE
(SOPRA) ARTICOLI DEL 3 FEBBRAIO 2016
WhatsApp facilita rimozione graffiti
TRENTO
Ha dimostrato la sua efficacia la campagna di segnalazione via ‘whatsApp’ lanciata dal Comune di Trento nel settembre scorso, nell’ambito dell’iniziativa ‘Noi siamo Trento’, per facilitare la rimozione di graffiti dalla facciate degli immobili pubblici e privati di Trento, potenziando così un servizio comunale già attivo dal 1999. Da settembre a oggi sono pervenute, al Servizio gestione strade e parchi del Comune, 37 segnalazioni per la rimozione di scritte, graffiti o imbrattamenti dalle facciate. Di queste 22 sono state accolte dal Comune, ma solo cinque proprietari hanno accettato il ricorso a ditte esterne incaricate dall’amministrazione comunale previo pagamento di 120 euro. Undici hanno riguardato strutture di competenza comunale e le rimanenti quattro, sono in via di accertamento. E’ possibile segnalare situazioni di degrado che non riguardano la propria proprietà con la nuova piattaforma ‘SensorCivico’ utilizzando WhatsApp al numero 338 5722794.
ANSA, 2 FEBBRAIO 2016
Mario Basile
23 maggio 2016 at 15:16
A Trento è urgente la tutela del decoro urbano da parte dell’Amministrazione Comunale, che non mi pare si dia da fare per combattere il crescente cosiddetto “graffitismo vandalico” cioè l’imbrattamento di tutti i muri della città e di ogni superficie esposta al pubblico come tutti gli arredi urbani, bacheche delle fermate dei Bus, armadietti dei servizi di luce e gas, indicazioni stradali, saracinesche dei negozi, targhe di uffici, cassette delle lettere, cestini della raccolta rifiuti oltre a monumenti come quello ad Alcide De Gasperi in Piazza Venezia, il Torrione di Piazza di Fiera, Torre di Via S. Margherita .Piazza Cesare Battisti,ecc, ecc. Bisognerebbe fare molto, molto di più e soprattutto “fare subito”. Il comportamento dell’Amministrazione comunale di Trento che ha l’obbligo di garantire, pulizia, decoro, legalità tollera questo incivile comportamento.
Enza P.C.
18 giugno 2016 at 06:18
L’urgenza del decoro urbano è ovunque.
Ma la cosa più complicata è far comprendere a tutti che è indispensabile creare decoro e pulizia per vivere meglio. La frammentazione delle competenze di gestione degli spazi pubblici è il problema più complicato.
Ci sono accordi fatti dai comuni (a Milano in particolare) che in un’area di pochi metri di piazze o strade sminuzzano gli incarichi di riqualifica.
La più complicata azione per una urgente segnalazione dell’esigenza di ripristino del decoro, se fatta da un cittadino, diventa a volte un incubo. E molto difficile risalire a chi va avvisato perché non fa ciò che dovrebbe. E’ un giochino comodo, e deleterio.
A Milano tutti i condomini hanno l’obbligo di esporre una targa esterna con nome e indirizzo di chi si occupa dell’amministrazione dello stabile.
Però non ci sono cartelli quando un palazzo è del Comune o della Regione Lombardia o altro ente, che consenta di rivolgersi a chi ha obbligo di curare la manutenzione.
Le cassette postali sono spesso disgustose per tag vandaliche e etichette abusive, perché il disgusto deve essere solo dei cittadini?
Basterebbe che l’ufficio competente comunale IMPONESSE la manutenzione costante dell’estetica di cassette postali e cassette elettriche, telefoniche ecc. pali, serrande ecc. che troppo spesso fanno ribrezzo e sono in totale abbandono da anni.
Quando un comune concede uno spazio pubblico per la messa su strada di qualunque cosa, dovrebbe fare un accordo preciso di tutela successiva costante dell’estetica. E’ l’uovo di Colombo.
Purtroppo è un uovo incrinato dall’incuria stessa delle amministrazioni che non mostrano alcun rispetto per la gente, lasciano su strada pesanti segni di menefreghismo per il degrado.
A Milano basta osservare quei gialli incombenti mostriciattoli, messi a fianco delle fermate dei taxi, spregiati in ogni modo. Dovevano consentire la chiamata dei TAXi, ora sembra siano in dismissione da anni e anni, funzionano a singhiozzo e sono solo TOTEM INUTILI DELL’INCURIA. Non li tolgono, ma neppure li ripuliscono. Così si insegna al cittadino che il vivere nella sporcizia non è poi così sgradevole.
L’abitudine alle brutture incita alla trascuratezza, già ci sono negozianti, anche in pienissino centro, che non vogliono gli si ripulisca GRATUITAMENTE la saracinesca sporca di tag vandaliche.
Vendono dentro i loro negozi oggetti costosissimi. Ma quando abbassano la loro serranda vogliono mostrare il rancore che provano per chi, lasciando il lercio dove non si dovrebbe, evidenzia che amministra malissimo il bene che gli è stato affidato.
Cambiare è possibile, ma i primi a badare a pulizia, decoro e rispetto devono essere i nostri amministratori.
Nessuna scuola dovrebbe a settembre accogliere allievi con le facciate esterne sporche e ributtanti da decenni!