Ostia, il parco assediato dai vandali

OSTIA

IL CASO

Quei lavori di volontariato nel decoro cittadino hanno resistito appena tre mesi. Poi vandali sconosciuti, dopo che avevano nuovamente imbrattato i muri riverniciati di fresco, hanno anche sradicato gli alberi e divelto le assi delle panchine. Una persecuzione, quella contro il parco XXV Novembre di Ostia, contro la quale i residenti vedono una sola soluzione: la chiusura notturna.

IL DEGRADO

Si trova al centro della cittadina balneare il parco XXV Novembre, dedicato al giorno d’arrivo del 1884 sul litorale romano dei bonificatori ravennati, meglio conosciuto dagli ostiensi come il parco della Pinetina o di via Pietro Rosa. Proprio perchè quel polmone verde squarcia il cuore abitato, sono centinaia le mamme che vorrebbero portarci i loro bambini.

Il condizionale è d’obbligo perchè quell’area è sommersa dal degrado, ostaggio di senza fissa dimora e di immigrati dediti all’alcol, in balia di bande di teppisti che amano distruggere l’arredo urbano e i giochi dei bambini. E l’altra notte i vandali sono tornati alla carica dopo che il 25 ottobre, in occasione della Marcia dell’Albero, i volontari di Retake Roma Ostia avevano sistemato i giardini e messo a dimora alcune piante.

LA DENUNCIA

«A dicembre era già sparito un piccolo pino – denuncia Diana – Non hanno neanche lasciato la buca della messa a dimora. Ieri sera con gran delusione siamo passati per il parco e abbiamo raccolto un leccio sradicato con tutta la zolla: era stato gettato vicino alla fontana di fronte ai giochi, inoltre altre due piante erano state malamente sradicate e non c’era neanche traccia. Ci sono delle persone che si prendevano cura di quegli alberi, li annaffiavano e li tenevano in buono stato. Gli alberi sono di tutti. Mi domando con quale diritto li distruggono».

«Noi volontari, abbiamo dedicato diversi interventi al parco XXV Novembre per cercare di restituirlo non solo a una certa dignità ma anche per renderlo sicuro e fruibile da tutti – racconta Leandra Gargiulo, portavoce di Retake Roma Ostia – Oltre ad aver messo a dimora nuovi alberi, abbiamo piantato arbusti nei vasi, sistemato i giochi, addobbato i mozziconi degli alberi abbattuti, fatto una pulizia radicale di erbacce, bottiglie di vetro e plastiche abbandonate ovunque. In un’occasione siamo stati anche affiancati dalla squadra di decoro urbano dei Pics che ci ha aiutato a ritinteggiare i muri imbrattati dai writer. Il giorno dopo erano nuovamente sporchi di vernice spray».

Per i volontari del decoro urbano e per i comitati di quartiere l’unica strada da percorrere è quella della chiusura alla sera. «L’abbiamo già chiesta al prefetto Domenico Vulpiani nel corso di un incontro a fine ottobre – ricorda Gargiulo – ma davanti all’ennesimo scempio non si può più perdere tempo. Per questa ragione abbiamo avviato una raccolta di firme a sostegno di una petizione per l’individuazione di un responsabile dell’apertura e della chiusura dei cancelli del parco».

L’ipotesi che sembra praticabile è quella di affidare l’incarico a uno dei due concessionari di attività all’interno del parco, un circolo bocciofilo e un mini-carosello.

ARTICOLO DI GIULIO MANCINI DEL 4 FEBBRAIO 2016, IL MESSAGGERO

Share This Post

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>