Finestrini del treno spaccati col martello
L’episodio Ennesimo gravissimo caso di vandalismo a danno di un regionale sulla tratta locale tra Tirano e Sondrio Mercoledì sera ignoti sono entrati in azione distruggendo i vetri del convoglio e poi fuggendo a Morbegno o a Colico
Hanno distrutto dieci finestrini del treno a colpi di martello tra Tirano e Sondrio, poi sono fuggiti in una delle stazioni successive, a Morbegno o a Colico.
Stavolta i vandali hanno fatto un danno enorme e – come sempre – assurdo su un regionale della Tirano-Milano.
La devastazione
Mercoledì sera sono entrati in azione sul convoglio 2575 partito da Tirano alle 17,08. Utilizzando i martelletti che dovrebbero servire per seguire le procedure d’emergenza, hanno devastato un vagone. Secondo le informazioni diffuse da Trenord, tra Morbegno e Colico, dopo aver portato a termine la propria incredibile azione, sono scappati. Tutto lascia pensare che sia scattata una denuncia e che le autorità stiano cercando di identificare i colpevoli. Il treno è stato fermo mezzora a Lecco per la manutenzione. Non è una situazione inedita. Gli atti vandalici costano a Trenord oltre 8 milioni di euro all’anno, circa il costo di due treni nuovi.
Durante l’anno 2015 sono stati segnalati oltre 2000 casi di atti vandalici, intemperanze o di micro-criminalità, culminati nel gravissimo episodio di Villapizzone. Gli atti vandalici del 2015 comprendono tra gli altri oltre trenta vetri rotti alla settimana e 153mila metri quadrati di graffiti cancellati, con un netto aumento rispetto agli anni precedenti. Gli ultimi episodi rilevanti in ordine di tempo, prima di quello di lunedì, sono avvenuti il pomeriggio di domenica 17 gennaio 2016, quando ignoti hanno divelto tredici sedili sul treno Milano-Piacenza e li hanno buttati dai finestrini. Poche ore dopo, nel corso della mattinata di lunedì 18 gennaio, un gruppo di ragazzi ha distrutto otto vetri del treno Maloja, recentemente ristrutturato per il servizio in Valtellina e Valchiavenna con fondi italiani e svizzeri grazie a un progetto Interreg.
La percezione
Nonostante queste premesse, l’ultima indagine sulla soddisfazione dei clienti (basata su tredicimila interviste) conferma che tra luglio e novembre il numero dei clienti soddisfatti per la sicurezza percepita sui treni e nelle stazioni è cresciuta di 8 punti percentuali, passando dal 70 al 78% di gradimento. Ieri sera, invece, i pendolari hanno protestato dopo che un guasto agli impianti che regolano la circolazione dei treni nella stazione di Delebio ha provocato ritardi fino a circa trenta minuti.
Un mese fa i danni in stazione a Sondrio
I vetri del “Maloja” presi a sassate e mandati in frantumi e le fiancate di due Coradia nuovi di zecca imbrattate da writers. Risale a meno di un mese fa l’altro caso di vandalismi a danno dei treni. Un episodio avvenuto in stazione a Sondrio dal bilancio pesantissimo.
Il primo blitz – quello delle scritte spray – era stato messo a segno nel fine settimana del 16/17 gennaio. Gli otto vetri in frantumi, invece, risalivano all’alba del 18.
«Non abbiamo parole se non per condannare quanto accaduto – aveva tuonato Giorgio Nana di Filt Cgil -. Non può e non deve succedere. Bisogna mettere in atto tutti gli strumenti per evitare che questo accada, ma serve anche maggiore collaborazione da parte della popolazione che deve segnalare eventuali episodi… Non da ultimo anche la giustizia dovrebbe usare il pugno di ferro».
Trenord nel 2014 ha speso qualcosa come 8 milioni di euro per rimediare ai danni causati dai vandali: cento vetri rotti alla settimana e 153mila metri quadri di graffiti cancellati (contro i 121 del 2014 e i 97mila del 2013).
ARTICOLI DI STEFANO BARBUSCA DEL 5 FEBBRAIO 2016
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