L’arrivo di San Valentino in concomitanza della fine di Carnevale a Milano sappiamo già che produrrà diversi danni reali, bevendosi pure l’ultimo rimasuglio di barlumi di intelligenza di parecchi giovani annoiati. Maleducati.
Nel senso che in Italia si tende troppo a gigioneggiare sull’importanza dell’educazione al rispetto di ciò che è pubblico. Ai giovani non si danno regole certe, perché ci sono da parte di chi governa il paese – tolleranze evidenti e trascuratezze – che non sono superabili con nessun racconto.
Ai cortei tutto è concesso e il mancato contrasto all’abusivismo delle affissioni è sotto gli occhi di tutti!
La cosiddetta creatività comoda e vandalica si aggrappa a tutto. Poi qui da noi sembra quasi che il coraggio di definire il tutto “volgare espressione di appropriazione indebita di spazi di tutti con grave danno sociale ed economico” sia troppo, non sia trendy o cool …
Se però si fosse tutti meno vacui e più pratici, osservando il degrado che avanza implacabile in Italia, mentre all’estero si stoppa opportunamente, non ci si perderebbe troppo ad analizzare l’aspetto sentimentale di chi, esprimendosi in romanticherie creative vandaliche, aggredisce a danni di tutti ciò che gli capita a tiro.
Abbiamo nel tempo ripulito pensieri di ogni tipo: prevalenti e sempre di gran moda i simboli maschili di misure varie, top dello squallore, poi ci sono le frasette a effetto di cui sopra…le scritte per il compleanno, poi quelle varie di protesta che insultano gli organi di Polizia e, però, nessuno le toglie. Certo se poi la Polizia non corre quando la chiamano per ogni sciocchezza, tutti subito si indignano, ma gli – insulti van bene – prevalentemente si osservano e si cammina via.
Meno male che a San Remo per il 66° Festival in corso s’è potuto percepire un Paese davvero migliore di chi lo sta governando. Il Ministro del turismo Franceschini oggi sarà al Bit – dove gli operatori di questo settore presentano i pregi dei loro luoghi di provenienza. Come sempre nessuno presenterà il quadro del vandalismo che là impera, l’omertà è comprensibile, ma non è sana.
Bene: noi abbiamo già chiesto da tempo (e lo abbiamo ribadito anche ieri) al Ministro una sua PRESA DI COSCIENZA “dell’importanza di regolarizzare questo sclerotico campo” in modo che sia univoco l’agire in tutta Italia. Il degrado prima si spalma all’esterno per le strade e poi entra nell’anima delle persone. Sorriderci su e parlar di altro auspicando che – la fantasia individuale di amministratori vari sia risolutiva e garantisca futuro estetico decoroso al Paese – non è più accettabile.
ENZA P.C.
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