ERBA
Il caso I verbali nei confronti di tre ragazzini di 12 anni accusati di avere imbrattato gli spazi di Villa Meda «Esporremo le loro foto di spalle mentre puliscono»
Le frasi scritte sul legno di un’impalcatura, sui muri e su una colonna di marmo nell’area di Villa Meda costano trecento euro a tre ragazzini di 12 anni del paese. Le loro schiene saranno poi immortalate in una immagine che servirà per una campagna tutta made in Canzo contro i writer. Saranno infine costretti, con i genitori, a ripulire il danno pagando anche il materiale necessario. L’amministrazione canzese insomma ha usato il pugno duro nonostante l’età dei tre writers e il carattere goliardico delle frasi, senza particolari offese. Nelle frasi scritte si legge il nome di un ragazzo seguito da «ti amiamo” e altro. «La nostra polizia locale è riuscita a risalire ai tre ragazzini che hanno compiuto il gesto. Sono tre studenti della scuola media – spiega il sindaco di Canzo Fabrizio Turba – Abbiamo già parlato con i genitori e abbiamo trovato un accordo che speriamo sia educativo per i ragazzi. Gli sarà fatto un verbale di cento euro ciascuno, e si impegneranno ad acquistare il materiale che poi useranno per ripulire».
Linea dura
I tre ragazzini saranno anche protagonisti di una campagna per evitare futuri danneggiamenti alla proprietà pubblica: «L’idea è di fargli una foto, naturalmente di schiena, mentre puliscono, e di utilizzarla per manifesti da posizionare in paese. Potremmo scrivere sotto: “I tre somari di Canzo”». Insomma pugno duro: «Ci sembra giusto, devono capire che hanno fatto un danno a tutta la comunità». Si deve ora capire come ripulire i danni fatti nel parcheggio di Villa Meda verso la chiesa di San Francesco: «C’è un diluente speciale che dovrebbe funzionare per togliere la vernice senza fare danni. Prima vogliamo testarlo poi lo faremo utilizzare a questi ragazzini per ripulire l’area». I tre sono stati visti da una videocamera: «Li abbiamo individuati grazie a un impianto presente nell’area di Villa Meda – spiega il comandante di polizia locale Daniele Proserpio – Siamo poi andati a riconoscerli, abbiamo preparato la sanzione e contattato i genitori».
Il raid di gennaio
Oltre a Villa Meda a gennaio sono apparse anche diverse scritte antifasciste in alcune vie: «Sono anche in questo caso ragazzini, hanno solo qualche anno in più. Siamo convinti di riuscire ad individuare anche loro», conclude il capogruppo di maggioranza Paolo Creatini. In questo secondo caso si tratta di almeno una trentina di scritte incomprensibili ed alcune palesemente contro il fascismo sui muri e sulle serrande del paese. Diverse le strade colpite, in particolare quelle del centro storico. L’opera degli imbrattatori è continuata poi verso la stazione di Canzo.
Frasi pro Isis Il perdono di Albese
Due Comuni e due pesi nel trattare i baby writer. Se Canzo ha colpito duro, ad Albese c’è stata maggiore comprensione, nonostante le frasi scritte sui muri fossero decisamente più pesanti. Frasi inneggianti l’Isis e contro gli italiani scritte da quattro ragazzini di origine straniera. I writers ad Albese con Cassano avevano agito a inizio mese di febbraio, colpendo il parcheggio di via IV novembre e poi con la stessa bomboletta due auto in paese. Sabato scorso i quattro ragazzini tra i dodici e i quindici anni hanno ripulito i muri imbrattati con i genitori, la settimana prima si erano recati in municipio per chiedere scusa. «L’episodio per me si è concluso e spero che serva da monito – spiegava proprio ieri a “La Provincia” il sindaco Alberto Gaffuri – Sono stati individuati perché alla fine in un paese di quattromila anime tutti sanno tutto di tutti, sono stati contattati i genitori che lo scorso sabato sono venuti in Comune, con i ragazzi, per chiedere scusa. E sabato hanno ripulito il disastro fatto».
ARTICOLO DI GIOVANNI CRISTIANO DEL 23 FEBBRAIO 2016, LA PROVINCIA
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