Scritte sui muri contro la polizia È caccia al writer

THIENE

Frasi di condanna per forze dell’ordine e giudici Esaltazione di fenomeni legati a droga e mafia

Agiscono a notte fonda, quando sono certi di non essere visti. Il loro campo d’azione, da qualche mese, è la cittadella dello sport, nel cuore di Caldogno. Ma, nonostante le loro incursioni, non si riesce ancora ad acciuffarli.Il loro segni particolari sono voglia di esibizionismo e bomboletta spray con vernice blu, ma all’occorrenza anche verde, nero o rosso. Bersaglio dei loro graffiti, pardon, scarabocchi, sono soprattutto poliziotti, giudici, carabinieri e finanzieri. Insomma, lo Stato con i suoi esponenti istituzionali rappresentati dalle forze dell’ordine.A essere esaltati, nelle deliranti scritte che da qualche tempo stanno comparendo come funghi sui muri dei palazzi e delle nuove strutture del moderno quartiere a due passi dal centro, sono invece mafia e droga a dispetto della legalità.Scarabocchi appunto, sgorbi ritenuti artistici da chi li ha realizzati ma che di artistico non hanno proprio nulla. Nel deturpare e imbrattare immobili privati e pubblici, a due passi dalla villa palladiana e fulcro del nuovo complesso urbanistico, tra le piscine, lo stadio comunale e la casa di riposo, non c’è infatti alcuna forma di “street art”, ma solo la bravata, se di semplice bravata si può parlare, di ignoti vandali.Un fenomeno che, dalle prime scritte spuntate qualche mese fa, si è allargato a macchia d’olio richiamando l’attenzione anche dell’Amministrazione comunale e delle forze dell’ordine, che da qualche settimana indagano sugli strani episodi, per tentare di dare un nome e un volto al responsabile o, per meglio dire, ai responsabili visto che è difficile pensare che dietro quanto accaduto possa esserci la mano di un solo individuo. Ricorrenti, nei graffiti, ci sono due sigle: “Easy” e “Sm3 Gang”.Si tratta di nomi “d’arte” in codice ma che, comunque, rappresentano un segno distintivo di chi potrebbe aver realizzato queste “opere”. E dunque, proprio queste sigle potrebbero portare gli inquirenti a risalire direttamente agli anonimi, ma solo per ora, writer. Tra un “W la mafia”, un’offesa alla polizia (con scritte anche in inglese), non mancano gli anatemi e le minacce contro magistratura e forze dell’ordine in generale.Troppo anche per i più tolleranti e così i residenti e i frequentatori abituali degli impianti sportivi (scritte sono apparse anche sulle recinzioni dei campi da calcetto) hanno segnalato la situazione agli uffici comunali e alle forze dell’ordine. Si stanno valutando le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, «per cercare di risalire agli autori dei graffiti – spiega il sindaco Marcello Vezzaro – ma stiamo cercando di percorrere una via più diretta, tentando di ottenere informazioni dai ragazzi del paese».Ragazzi che, come sottolinea anche l’assessore alla sicurezza Riccardo Zattra, potrebbero fornire informazioni utili sui graffitari.«Le forze dell’ordine stanno indagando su quanto sta accadendo – conferma l’assessore – ma per ora preferisco non sbilanciarmi in commenti, nella speranza che si arrivi al più presto a identificare queste persone».

ARTICOLO DEL 2 MARZO 2016, IL GIORNALE DI VICENZA

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