ROMA
«Perché Filo sostiene WakeUp Roma? Semplice: siamo romani e amiamo la nostra città». Il messaggio arriva è forte e chiaro. È una bella storia, quella di Filo: un’azienda innovativa, nata da un’idea geniale: aiutare a far ritrovare le cose agli smemorati. Dalle chiavi di casa al parcheggio dell’auto, grazie a un dispositivo che si sincronizza con un’app. E che si può anche legare a un collare, cosìdanonperdere il proprio amico a quattro zampe. In poco tempo questa piccola azienda sta scalando il mercato e recentemente ha anche partecipato al prestigioso Ces di Las Vegas, il salone dell’Innovazione. Giorgio Sadolfo è il giovane Ceo- 32 anni- e l’azienda ha donato 10 Filo per altrettanti contributors del progetto di crowdfunding abbinato all’evento del 12 marzo quando Retake e Luiss Enlabs chiameranno a raccolta migliaia di romani per riprendersi cura della propria città. «Ero stanco di vivere in una città sporca e indecorosa – dice a Metro Giorgio Sadolfo – per questo abbiamo aderito a #WakeUp Roma». Perché si è arrivati a questo punto? Èungattochesimordela coda. Più la città è sporca, meno verrà voglia di amarla. Per questo dobbiamo invertire la rotta subito. Non c’è il rischio che i cittadini si sostituiscano alle istituzioni? Non deve essere così. Questa è una sveglia: è come se i cittadini dicessero “lavoriamo tutti per il bene della città”. È incentivante, per i romani e per chi ci amministra. Ognuno però deve fare al meglio la sua parte nel proprio campo.
STE. DIV., 8 MARZO 2016, METRO
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