FERRARA
A due passi dai binari della stazione una porta di legno si apre su una ex sala del dopo-lavoro ferroviario convertita in uno studio d’arte. Occupato da cavalletti che sostengono dipinti, da colori pronti all’uso, computer, libri, sedie e divanetti sistemati un po’ alla rinfusa questo spazio è stato preso in affitto da un collettivo di artisti ferrarese riunito sotto il nome di Vida Krei. Sono stati loro a decorare nel 2012 le pareti esterne del PalaCaneparo, stendendo sui quattro muri di confine grandi figure che richiamano il tema dello sport e scritte che piacciono tanto ai writers. A loro non dispiace ritrovarsi sotto l’ombrello di una definizione piuttosto generica: street art. «Non è sempre corretta – commentano – ma abbastanza capiente da contenere le tante cose che facciamo». Il PalaCaneparo, il palazzo delle palestre che si affaccia su via Porta Catena e via Tumiati, è forse l’esempio più lampante, in città, di come si possa trasformare un edificio all’apparenza decisamente anonimo in un elemento urbanistico originale, in grado di attrarre l’attenzione anche del più svagato dei passanti. Vida Krei (ma prima c’era il progetto “Graffi a Fe”) tra il 2011 e il 2015 ha arricchito di scritte e figure diversi muri della città con il duplice obiettivo di sottrarre questi spazi pubblici al vandalismo e di valorizzarli con immagini e segni grafici che oggi vengono inclusi a pieno titolo nell’arte contemporanea. Non sempre, però, il lavoro di chi si richiama a questo eterogeneo movimento artistico viene apprezzato: i proprietari degli immobili “ricolorati”, in Italia e anche all’estero, hanno spesso deciso di rivolgersi alla magistratura. Gli amanti dello spray di Vida Krei, nel 2015, hanno steso quattro grandi immagini colorate nella galleria di accesso all’ostello, da anni battuta da imbrattatori. I ritratti sono dedicati a Gaetano Previati (autore: Edoardo Mendez), Giorgio De Chirico (Paolo “Psiko”), Giovanni Boldini (Sfiggy-Alessio Bolognesi) e Cosmè Tura (Stefano Capozzi). Omaggi alla storia dell’arte che hanno cancellato un antiestetico intreccio di scarabocchi e hanno saputo conquistarsi, finora, il rispetto dei passanti. Ma i graffiti artist che fanno parte o collaborano con Vida Krei hanno usato le bombolette anche all’ex Mof, sui muri esterni di uno degli edifici interessati dal progetto di riqualificazione del parcheggio, e su una parete dell’Itis. Paolo “Psiko”, con i suoi 33 anni, è il veterano del gruppo creativo. I suoi colleghi, Edoardo Mendez e Stefano Capozzi per la parte artistica, Simone Mazzanti (tecnico multimediale) e Andrès Belsito (Videomaker) per quella tecnica, sono tutti più giovani, dai 22 anni in su. Nel tempo il quintetto ha stretto un rapporto di fiducia e di collaborazione con l’Ufficio comunale alle Politiche giovanili. «Con loro stiamo mettendo a punto alcuni progetti per la città», annuncia “Psiko”. A partire dalla rotatoria di San Giorgio, dove i murales dovrebbero comparire su una parete oggi nuda e tinta di giallo. Un altro scorcio urbano che potrebbe cambiare aspetto è il percorso che dall’ostello, attraverso via Roversella, raggiunge via Armari. Il muro più vicino a quest’ultima strada, proprietà di privati, attualmente ridotto a un inguardabile collage di scritte accostate o sovrapposte l’una all’altra, potrebbe rinascere sotto forma di una prospettiva animata da graffiti. L’occasione sarebbe offerta da una jam session durante la quale alcuni specialisti della decorazione murale collaborano per reinventare con varie tecniche una superficie legalizzata, sulla quale sono autorizzate scritte e disegni. «La valenza di questi interventi è duplice – precisa Paolo “Psiko” – da una parte si elimina un fattore di degrado che attrae altro degrado, dall’altra si cerca di migliorare esteticamente un contesto urbano che da quel momento in poi può fare il salto di qualità e acquisire una sua “personalità”». Vida Krei sta collaborando con alcune amministrazioni pubbliche anche fuori Ferrara. Per Argenta sta elaborando una soluzione visiva destinata ad essere impressa su una grande parete che si presenta come una sorta di ingresso in città. A Portomaggiore gli spray sono attesi sul muro di cinta del Parco Colombani. «Sarà un evento che occuperà un arco di tre giorni e al quale parteciperanno street artists provenienti da Torino e dal Veneto», annunciano i componenti del collettivo. «Noi siamo artisti di strada – aggiungono – ma lavoriamo anche su commissione. Crediamo in una forma espressiva nata negli Stati Uniti molti anni fa ma che sta prendendo sempre più piede in Europa. C’è una parte del pubblico che ancora fa confusione perchè non è adeguatamente informata. Noi contiamo di riuscire con la nostra azione e il supporto delle istituzioni pubbliche a ritagliare il ruolo che spetta a questa arte, perché di questo si tratta».
ARTICOLO DEL 10 MARZO 2016, LA NUOVA FERRARA
Commenti recenti