Spray su facciate e palazzi Lotta ai writer , sei denunciati
UN’OPERAZIONE lunga sei mesi. Al termine della quale sono stati scovati oltre tremila tra graffiti, scritte e targhe sui muri di palazzi pubblici, religiosi e privati. Sono alcuni dei numeri dell’azione di controllo e di repressione portata avanti da una squadra creata ad hoc dalla polizia municipale per contrastare chi imbratta i muri. Al momento sono sei i graffitari scoperti e denunciati a piede libero. Giovani che rischiano fino a tre anni di carcere. «Le indagini sono partite nell’estate scorsa – ha spiegato il comandante Marco Andrea Seniga -. Stiamo lavorando in maniera strutturata con la procura: una serie di persone sono state individuate ed abbiamo già eseguito alcune perquisizioni. Tra i reati ipotizzati il danneggiamento aggravato. I writer erano soliti imbrattare immobili del centro storico, patrimonio dell’Unesco, luoghi di culto, autobus e vagoni ferroviari». Gli investigatori hanno realizzato un vero e proprio censimento capillare degli attacchi nel centro, un migliaio in tutto. Intere piazze e strade, tra le meno frequentate (come piazza dei Tre Re, via Pandolfini, via dell’Ulivo) erano coperte da tag (nome in codice che i graffitari usano per distinguersi), disegni e scritte. A luglio è scattata la prima denuncia, contro un giovane che aveva tempestato nell’arco di pochissimi mesi tutta la zona di piazza Dalmazia. Fin da subito l’attenzione degli investigatori è stata posta sulle crew (vere e proprie bande) più attive e moleste, presenti sul territorio. Fra queste ne spiccava una dedita al bombing (una tecnica che consiste nel coprire numerose superfici con tag, semplici e veloci da realizzare). L’obiettivo principale è stato identificare il loro leader, astro nascente del panorama fiorentino e vero riferimento per gli adolescenti che si avvicinano a queste pratiche. L’identificazione di lui e del suo partner ha portato alle prime due perquisizioni, nelle quali oltre a considerevole materiale informatico è stata rinvenuta una discreta quantità di marijuana, per un totale stimato dalla polizia scientifica di 178 dosi.
«Ma la street art avrà spazio ad hoc nei diversi quartieri»
«UN CONTO è la street art, un conto sono i vandali che rovinano le facciate di un palazzo o di una chiesa«. Alessia Bettini, assessore al decoro urbano, traccia un confine netto e preciso. Tra la liberà d’espressione e il deturpamento del nostro patrimonio. E annuncia una novità sulla quale la giunta sta lavorando. «Ad aprile individueremo, con un apposito regolamento, gli spazi adatti per i writers. Al momento ancora non sappiamo di preciso quali punti della città saranno coinvolti. Avvieremo un dialogo anche con i quartieri, per rendere tutto più veloce. Perché noi difendiamo la libertà di potersi esprimersi con la propria arte. Francamente però non vedo nulla di bello in scritte che riescono solo a deturpare il nostro patrimonio». Firme e disegni che spesso sono puliti grazie all’incessante lavoro degli Angeli del Bello. E che, solo al comparto fiorentino di Trenitalia, costano circa un milione di euro all’anno. Risorse che potrebbero essere usate in modo assai più produttivo. «L’amministrazione non può tollerare il fenomeno illegale rappresentato dal deturpamento degli immobili pubblici e privati – ha aggiunto l’assessore alla sicurezza urbana e alla polizia municipale Federico Gianassi -. Al tempo stesso c’è anche la volontà di creare un dialogo, per consentire e regolamentate nuove forme artistiche».
Cantieri creativi in Oltrarno «Così si coinvolgono i ragazzi»
COMBATTERE i fastidiosi imbrattamuri attraverso la promozione di una delle espressioni artistiche più in voga degli ultimi anni: la street art. La lotta ai vandalismi murari in Oltrarno prende il nome di ‘Cantieri creativi’, un progetto di Caterina Paolucci e Olivia Turchi, per l’associazione via Maggio, il cui esito però è stato anche un altro: trovare spazi legali per la libera espressione dei writers. “Da diversi anni – spiega il presidente dell’associazione via Maggio Olivia Turchi – la nostra associazione sta portando avanti diversi progetti di sensibilizzazione e di coinvolgimento rivolta ai ragazzi: spesso i giovani non hanno cognizione dei palazzi che imbrattano, né dei danni che gli agenti contenuti negli spray o nelle bombolette possono provocare sulla pietra. Crediamo che coinvolgere i giovani nella cura dei nostri palazzi possa portare a un maggiore senso di responsabilità”. Dopo piazza Santo Spirito, il prossimo intervento, di ‘Cantieri creativi’, sarà sulla pannellistica del cantiere di Palazzo delle Missioni in piazza Frescobaldi e sarà realizzato in collaborazione con la città metropolitana, il liceo Machiavelli Capponi con gli studenti del collettivo artistico K2 coordinati dal professore Massimo Caria, docente di storia dell’arte. La grande operazione anti imbrattamuri si terrà il 1 e il 2 aprile e si chiamerà “Sai che forse vinco”. A dare man forte ai ragazzi anche alcuni street artist. Il cantiere in piazza Frescobaldi arriva dopo la due giorni della settimana scorsa, ‘I care about Florence’, interamente dedicata alla cura e alla protezione dei palazzi storici dai vandalismi murali con un dibattito aperto ed un’azione pratica che ha coinvolto tutte le realtà del territorio insieme agli studenti americani della JMU, del Liceo Machiavelli Capponi, dell’Unifi, i volontari dell’associazione via Maggio e Friends of Florence con un’importante attività di ripulitura e rimozione di scritte vandaliche e affissioni abusive. “L’idea è di andare avanti e coinvolgere il maggior numero di persone e zone possibili – conclude Turchi -. Ci stiamo rendendo conto che i nostri interventi sono un ottimo deterrente contro gli incivili: il degrado attira altro degrado mentre un muro pulito, nella maggior parte dei casi, allontana ulteriori scarabocchi”.
ARTICOLI DI CHRISTIAN CAMPIGLI
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