FORLI
Dopo solo tre settimane lo sfregio alla donna raffigurata La condanna del sindaco
Ha resistito ai vandali tre settimane il grande murales dell’artista di strada Gomez. Nella notte tra giovedì e venerdì l’opera di dieci metri realizzata nella parete della palazzina all’angolo tra via Anderlini e il piazzale Guido da Montefeltro, a due passi dal Museo San Domenico, è stata imbrattata dalla scritta in verde a caratteri cubitali “Culture is shit”, seguita da un “5X1000″ in nero e uno scarabocchio che è la firma dell’autore. E così la donna in estasi – così pare – che pizzica un cavo come stesse suonando uno strumento musicale a raffigurare l’uomo e il lavoro, in omaggio alla collezione Verzocchi e allo sponsor, la Bonfiglioli, che “compare” negli ingranaggi del murales finanziato con 5mila euro, da ieri rende bene anche l’idea di come la presunta arte dei graffitari non sia, più spesso, che un puro atto vandalico. Bene lo si vede dentro la bellezza del murales di Gomez che nell’intenzione del Comune, è stato il primo grande evento di “#ForlìAmoStreetArt, dal degrado al decoro”, un’iniziativa per la valorizzazione del patrimonio con la realizzazione di opere artistiche di contrasto al degrado, contrapposte all’imbrattamento dei muri. “Realizzare un progetto di street art – ha commentato ieri il sindaco Davide Drei in un post intitolato “Street Art, bellezza e libertà” – significa esporsi anche alle reazioni e alle contestazioni per la natura di quest’arte, che è un’arte libera, un’arte pubblica, un’arte di strada. Condanno il gesto di violenza artistica compiuto nella notte, un gesto che deturpa la bellezza, perché siamo convinti che il lavoro di Gomez abbia generato una grande attenzione e abbia stimolato la volontà di emulare ed esaltare la creatività e l’arte dei giovani. Quello che è avvenuto era tutt’altro che auspicabile, ma era possibile. Non importa. Noi andremo avanti con i progetti di rinascita artistica della nostra città, che affianca la grande arte e l’arte di strada, e che non teme di confrontarsi con ogni espressione, anche quelle critiche”. Intanto, le forze dell’ordine indagano per risalire agli autori dello sfregio.
LA VOCE DI ROMAGNA DEL 19 MARZO
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