TELOS

SARONNO

Gli operai comunali in azione Ripuliti i muri pieni di graffiti

PULIZIE di primavera nella città degli amaretti: negli ultimi giorni gli operai comunali armati di vernice bianca e grigia hanno «cancellato» molte delle scritte realizzate sui muri durante l’ultimo corteo dei ragazzi del centro sociale Telos. La manifestazione, organizzata contro gli sgomberi, si è svolta due sabati fa e nonostante la pioggia battente si era trasformata per i ragazzi nell’occasione di realizzare nuovi graffiti con slogan a loro cari. Da quelli ironici «Se non cambierà, rapiremo la Carrà» a quelli contro le forze dell’ordine alle autocelebrazioni del centro sociale, partendo dal classico «Telos ovunque». Una ventina di vandalismi che non hanno risparmiato neppure la chiesa di San Francesco. Nel mirino anche molti istituto di credito le cui vetrine, in via Marconi e in via San Giuseppe, sono state coperte di graffiti. Se i privati hanno pulito nel giro di poche ore, almeno le vetrine e qualche giorno dopo le superficie più problematiche come il marmo, l’Amministrazione comunale si è attivata nelle ultime ore.

SONO MOLTI i saronnesi che hanno notato gli operai al lavoro in via Marconi (dove era comparsa anche una bestemmia sotto un’edicola sacra, in via Bergamo, in via Cadore (una delle più martoriate) e in piazza Cadorna. Con vernice bianca – sono state necessarie diverse passate – sono state completamente cancellate moltissime scritte. Un intervento ad hoc è stato poi realizzato nella palazzina dell’ex centro per l’impiego occupata da venerdì 4 a giovedì 17 marzo quando alle 7 del mattino due ragazze sono salite sul tetto durante lo sgombero organizzato dalle forze dell’ordine finendo per tenere mobilitata la città fino alle 21. Già durante la mattinata, mentre le due giovanissime erano ancora sul tetto, gli operai comunali hanno iniziato a verniciare la facciata cancellando i graffiti realizzati negli ultimi giorni. Una seconda mano è stata data dagli operai comunali nella giornata di venerdì quando a monitorare la situazione per evitare possibili contestazioni è stata presente per tutto l’intervento una pattuglia della polizia locale. La risposta del centro sociale all’intervento di pulizia è arrivata, indirettamente, dalla facciata della villetta tra via Ferioli e via Monte Generoso, occupata proprio giovedì sera durante il corteo dalla stazione a piazzetta Portici organizzato in solidarietà delle anarchiche sul tetto. Sulla facciata della palazzina è stato realizzato un maxi graffito e sul muretto della recinzione sono state realizzati due «insegne» con la scritta Telos Squat e Territorio libero occupato saronnese.

SARA GIUDICI, IL GIORNO DEL 20 MARZO 2016

Un murale di 10 metri sulla villetta occupata

I Telos addobbano la loro nuova casa quattro anni dopo la prima occupazione

Mentre il Comune sta riverniciando la città per togliere le scritte comparse nelle ultime settimane, i giovani del centro sociale Telos hanno realizzato quello che è forse il più grande mural mai visto a Saronno. È comparso nella notte fra venerdì e sabato per coprire interamente la facciata di ” Villa Piovra ” , la villetta di due piani più mansarda che hanno occupato giovedì scorso dopo lo sgombero della loro precedente ” sede ” all ‘ ex Collocamento. È la stessa villa che era stata occupata per qualche giorno nel luglio 2012 e dove per una lunga notte si erano asserragliati sul tetto tre giovani anarchici. Da allora è rimasta com ‘ era: di proprietà privata non è stata ristrutturata, e quando l ‘ altro giorno gli attivisti del Telos sono rientrati, era ancora abbandonata come quattro anni fa. Venerdì, nel tardo pomeriggio e in serata, hanno organizzato un aperitivo, e intanto si sono messi al lavoro i writers per le annunciate ritinteggiature, realizzando tra l ‘ altro questa grande figura ” umanoide ” che dalle fondamenta sale praticamente sino al tetto, per una decina di metri d ‘ altezza. «Abbiamo festeggiato la rinascita di questo spazio lasciato all ‘ abbandono, portando colore» hanno spiegato dal Telos. Ben sapendo che sulla nuova occupazione pende la spada di Damocle di un eventuale ulteriore sgombero. In questo caso, trattandosi di uno stabile privato, saranno i proprietari a doverlo formalmente richiedere presentando denuncia alle forze dell ‘ ordine.

LA PREALPINA DEL 20 MARZO 2016

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