ASCOLI PICENO
L’INIZIATIVA
«Imbrattiamo i musi a chi imbratta i muri», «L’ignoranza il peggiore dei mali» e «Città sporca città brutta». Sono tre dei numerosi cartelli che ieri mattina sono stati affissi in centro durante la visita guidata al degrado cittadino che la pioggia ha condizionato ma non è riuscita a fermare. Il professor Dante Fazzini, artista e insegnante alla media D’Azeglio (uno degli edifici più bersagliati dai pseudo writer), ha guidato un gruppo di una ottantina di persone che ha sfidato il maltempo percorrendo un itinerario che, da largo Giardino dell’Infanzia (ex Magistrali, alla Piazzarola), si è chiuso in piazza del Popolo. Durante il cammino, obbligatoria la sosta in via Catone dove c’è uno degli esempi più eclatanti del degrado ascolano, poi giù verso piazza Arringo fino a piazza del Popolo alla ricerca («in questo senso non occorre sicuramente fare sforzi» dice Stefano Farina di Amici della bicicletta) dei muri di case e monumenti imbrattati dai “tag” di chi attende la notte per entrare in azione. «Non hanno più ritegno – dice Nazzareno Galanti di Provincia Nova e portavoce del comitato antidegrado – perché hanno imbrattato perfino una colonna di piazza del Popolo». Al corteo hanno partecipato anche i consiglieri comunali Piera Seghetti e Massimo Tamburri oltre a tanti cittadini che hanno portato la propria testimonianza e anche un gesto di solidarietà nei confronti di un centro storico sempre meno abitato e poco frequentato, ma molto degradato. Diversi i rappresentanti delle associazioni del comitato antidegrado e anche di altre realtà come “Ascoli da Vivere”. «Speriamo serva a qualcosa – ha detto Fazzini – noi non ci arrendiamo, anzi domenica prossima faremo un’altra visita guidata». Armato di scala, martello e chiodi, Fazzini ha piazzato diversi cartelli in alcuni punti nevralgici come ad esempio rua del Macello, stradina che immette in piazza del Popolo, dal nome che è tutto un programma. Prossimo obiettivo dei “camminatori contro il degrado” sono rua delle Stelle (‘rrete li mierghie) e strade limitrofe: scorci di epoca romana e medievale deturpati da mani ignote armate di bombolette spray.
ANDREA FERRETTI, IL MESSAGGERO DEL 29 MARZO
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