I proprietari hanno un’idea «Ecco la nostra meridiana»

BRESCIA

Trattative avanzate con dei finanziatori. «Il Comune ci ha ignorato»

Vogliono mettere gli artisti al largo (Formentone) con le bombolette al muro: stappatele e disegnatelo tutto. La loro tela sarà una parete, 280 metri quadri, proprietà privata: la Loggia cerca writers per un murale sulla parete della piazza. Entro e non oltre qualche giorno usciranno due bandi: uno per reclutare un artista, l’altro per gli sponsor che paghino la fattura dei lavori (65 mila euro).

Ai tre proprietari del palazzo arriverà il bonifico: 5 mila euro ciascuno. «Abbiamo letto la notizia sui giornali: non ne sapevamo niente» dicono i fratelli Todeschi, due dei proprietari. «Avevamo parlato del progetto tempo fa con il Comune, poi non abbiamo più sentito nessuno: sono trascorsi sei mesi, ci saremmo aspettati una telefonata». Firme sui contratti: zero. «Ci sono stati più incontri, una condivisione di idee e una definizione pseudo-verbale del progetto, cui non siamo mai stati contrari: nessuna cosa certa, però. Dopo qualche riunione è passato tutto sotto silenzio: di concluso, al momento, non c’è nulla. L’annuncio del bando ci ha sorpresi, ci saremmo aspettati di essere avvisati».

Ai fratelli Todeschi è arrivata un’altra proposta (subito concordata): disegni, tavole, ingrandimenti in scala dell’architetto Sergio Togni e dell’artista Adriano Grasso Caprioli. Ercole, la Leonessa, il Grifone, i segni zodiacali e l’ora esatta: per largo Formentone hanno pensato a una meridiana con i simboli della città. «La parete – fa sapere l’architetto Togni – è esposta a Nord/Sud: abbiamo pensato a un orologio per il Carmine». Qualche metro più in là ce n’è un altro: è sulla torre di piazza Loggia. Il nostro sarebbe un orologio popolare».

Gli schizzi e gli Arieti in scala 1.1 sono stati portati ai proprietari dell’edificio: «L’idea ci è venuta un mese e mezzo fa e l’hanno approvata subito: Adriano Grasso, artista conosciuto in tutta la città, e i suoi allievi, farebbero un graffito su calce. Abbiamo anche pensato a un libercolo con la storia della città, da quando fu fondata da Ercole, e a qualche verso in dialetto da scrivere sul muro. Ho parlato anche con un funzionario della Soprintendenza, cui abbiamo fatto vedere i nostri disegni: sono stati condivisi».

La fattura: dai 150 ai 180 mila euro. «È un lavoro complesso, che resterà per sempre come ogni graffito: non si cancella con una passata d’intonaco». Il bando della Loggia per gli sponsor potrebbe anche finire nel cestino: Grasso, Caprioli e Togni hanno trattative in corso con tre società bresciane «disposte a finanziare l’opera».

Le bozze, pronte e approvate dai proprietari della parete, avrebbero potuto essere sottoposte al giudizio del sindaco: «Ho chiamato la segreteria di Del Bono una decina di giorni fa chiedendo un appuntamento urgente» osserva Togni. Risposte: zero. «Eppure il nostro progetto ha il consenso di proprietà e Soprintendenza». Martedì la Loggia ha presentato il bando: a valutare le proposte degli artisti una commissione in cui sono inclusi membri delle due accademie cittadine, Laba e Santa Giulia, e gli stessi proprietari del palazzo. «Ma la nostra – dice l’architetto – è un’idea già pronta e coerente: la Storia della città su una parete». Il Comune ha dato i numeri: i lavori costano 65 mila euro (25 mila euro per ponteggio e sicurezza, 5 mila ai graffitari con la miglior proposta, 10 mila per la promozione, altri 10 mila per imprevisti e un assegno da 5 mila euro a ciascuno dei tre inquilini del palazzo). La meridiana di Grasso Caprioli ha un costo più alto ma ha già i finanziatori.

Per Del Bono, il murale (l’ha detto l’altro giorno) è un intervento che «connoterà in modo non irreversibile uno spazio ora vuoto, per cui avevamo anche pensato a un giardino verticale, idea poi scartata». «Non da noi: eravamo d’accordo e avremmo portato avanti volentieri il progetto, ma non se ne è più parlato» fa sapere Todeschi, il proprietario della parete.

ALESSANDRA TRONCANA, CORRIERE DELLA SERA DEL 1 APRILE 2016