ASSAGO (MILANO)
Appassionati di Street Art, stavolta è Milano a chiamare. Tenetevi liberi perché dal 9 al 12 giugno prossimi all’Assago Summer Arena, proprio accanto al Filaforum, arriveranno nella prima edizione di “START -Street Art Fest”, una serie di writer decisamente sugli scudi, a lavorare su una struttura site specific progettata dall’architetto Guido Carbone. Chazme (Polonia), Etnik (Italia), Michal Sepe (Polonia), Nevercrew (Svizzera, foto in home page), Pixel Pancho (Italia), Roa (Belgio), Vhils (Portogallo) e Zedz (Olanda), sono i nomi che si alterneranno tra bombolette e jam session per quattro giorni, e che resteranno con le loro produzioni site specific all’Arena fino alla fine del mese di luglio, accompagnando un festival musicale che vedrà in scena, tra gli altri, anche Sting e Santana , Jack Savoretti e Mumford & Sons . Una vera e propria maratona “urbana” dove gli spazi saranno invasi dagli animali di ROA, esemplari in bianco e nero che abbiamo visto nelle giungle d’asfalto di mezzo mondo, dai commenti di Chazme alla città e alle sue architetture, o rimandando alla violenta giungla di volumi, nella visione di Etnik. E poi ancora il duo Nevercrew con i tocchi di surrealtà e i mondi dimenticati di Pixel Pancho, le archeologie contemporanee di Vhils e il grande lettering di Zedz. Tutti riuniti, anche grazie all’appoggio del gallerista torinese Davide Lauritano , che ha avuto il compito di scegliere i nomi presenti. E a chi durante le presentazioni all’Espace d’Hotes di Milano, proprio accanto al celebre Plastic, discoteca-tempio della movida da tre generazioni o quasi, ha chiesto che fine faranno le opere dopo il solleone – anche pensando alla vicenda di Blu a Bologna – la risposta è stata quella più ovvia: potranno “consumarsi” e finire, come avviene a tutti gli esempi di Street Art, al termine del festival. O chissà, magari qualche fondazione milanese potrebbe essere interessata ad avere un intervento pronto all’uso sui propri muri, per lasciare una traccia in città di questa nuova kermesse: in questo caso basta battere un colpo.
ARTICOLO DELL’ EXIBART DEL 31 MARZO 2016
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