BRESCIA
Era ricercato: si è fatto fregare dall’autografo tatuato sulla pancia. Parco Ducos 2, zona parcheggio, il 31 ottobre di due anni fa: vernice nera, un writer e altri soci hanno rifatto fiancata e porte posteriori di un Ford Transit. Due scritte: Oas e Outlaw. Le indagini sono partite dalla denuncia del proprietario del furgone: dopo un anno e mezzo di indagini, perquisizioni e album di Facebook guardati fino all’ultima foto, la Polizia ha denunciato tre graffitari. Nomi in codice: Rosè, Blas e Humen. Erano della stessa crew: hanno sfregiato almeno 32 palazzi, pareti e muri scrostati della città. Rosè firmava anche con il secondo nome: Lugosis. Il suo profilo su Facebook è stato cancellato dopo il primo deferimento del suo curriculum, nel 2012: M.L., tatuatore (ha lavorato anche da Frisco), ha firmato fabbriche abbandonate, negozi e circoli privati su commissione, ma era uno specialista della bomboletta clandestina. Su Instagram si è registrato come Lugosis, l’autografo che usava per i graffiti legali. Aveva il nome delle crew, Outlaws, tatuato sull’addome. Il suo socio, Blas, è il gemello: stesso cognome, stessa età, stesso curriculum. Al loro compleanno, il 29 dicembre del 2012, hanno postato un loro scatto davanti a un vagone del treno imbrattato. Il terzo denunciato è P. A., residente a Milano. La Polizia si è segnata le loro firme e ha guardato la cartina della città: hanno stappato la bomboletta su almeno 32 pareti.
CORRIERE DELLA SERA, 2 APRILE 2016
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