ROMA
Sabato i giocatori con le loro famiglie in campo contro il degrado del sito archeologico Un’iniziativa bella e simpatica che esalta ancor di più il valore dello sport e del rugby in particolare. I volontari dei gruppi Retake Roma e i mini rugbisti della Asd Arnold di Via Demetriade, sabato prossimo, si daranno appuntamento dalle 8.30 in poi per restituire decoro al Parco Archeologico delle Tombe Latine, un sito turistico di notevole importanza situato tra Appia Nuova e Tuscolana. Il parco, attualmente visitato da migliaia di turisti ogni anno, è diviso in due: la parte interna è curata, quella esterna appare in evidente stato di degrado. Terzo TemPo. Dai cumuli di immondizia nel perimetro esterno del sito è arrivata l’idea lanciata da Retake Roma, un movimento noprofit, apartitico, impegnato nella lotta contro il degrado, per la valorizzazione dei beni comuni e per la diffusione del senso civico sul territorio che ha a cuore la Capitale. Coinvolti, nella circostanza, i rugbisti dell’Arnold, che saranno chiamati, insieme ai loro genitori, a rimuovere i rifiuti, eliminare la vegetazione in eccesso, pulire le panchine e potare gli alberi ma non solo, perché è previsto anche un intervento di pulizia straordinaria della fermata della metro Arco di Travertino. Il tutto sarà fatto, ovviamente, con il supporto dell’AMA. Immancabile il “Terzo Tempo”, che si terrà presso l’Arnold Rugby Park. ex AlmAs. «Questa iniziativa – spiega il presidente dei gialloverdi, Carlo Palanti – è venuta spontaneamente, perché alcuni partecipanti di Retake fanno già parte della nostra società. Perciò accogliere la proposta di riqualificare il quartiere è stato facile. Questa iniziativa si inquadra nel progetto più ampio che vede la FIR incoraggiare tutte le società di rugby ad operare nel sociale. Insomma, è un atto doveroso. Eppoi, per noi, avendo la sede in Via Demetriade (nella vecchia sede dell’Almas calcio; ndr) è stato naturale impegnarci per lanciare questo messaggio». Invitati tutti i soci con le famiglie, previsti almeno 50 componenti dell’Arnold Rugby più i volontari del Retake, il personale Ama e i dipendenti comunali per una cifra stimata di almeno un centinaio di operatori. «Siamo una società giovane – chiude il presidente Palanti – con appena tre anni di vita. E’ la prima iniziativa del genere che sposiamo e siamo felicissimi di averlo fatto perché un rugbista dev’essere tale non solo sul campo ma anche operando nel sociale e per la propria città, come in questo caso».
ARTICOLO DI MARIO GAETANO DEL 11 APRILE 2016, CORRIERE DELLO SPORT
Commenti recenti